In questi giorni, com’è noto, l’improvvisa implosione degli Houston Rockets è sulla bocca di molti appassionati. La rabbia di Tucker per una mancata estensione a cifre più elevate, le richieste di trade prima di Westbrook e poi di Harden, finendo con la cessione di un giocatore come Covington. Una società che dopo l’addio di Mike D’Antoni e di Deryl Morey non ha dimostrato alcun piano d’azione, nessuna strategia. Solo qualche dichiarazione molto generale sparsa qua e là: “Contiamo su Westbrook e Harden per la prossima stagione”, “Non giocheremo solo small ball”.
A far scappare le due star della franchigia texana non sarebbe però solo la mancanza di una strategia. Secondo quanto riportato dal giornalista Ric Bucher infatti, ci sarebbero anche delle motivazioni socio-politiche.
“Ho sentito che il forte sostegno repubblicano e le donazioni di Tim Fertitta sono uno dei motivi che stanno contribuendo a questa insoddisfazione e che i due (Westbrook e Harden, ndr) non sono gli unici a voler lasciare Houston. Giocatori meno in vista hanno la stessa opinione. E’ in corso una rivolta perché vedono in Fertitta un sostenitore dell’attuale presidente”
Tilman Fertitta, proprietario dei Rockets, in passato è stato un sostenitore di Trump ed è tuttora dalla parte dei Repubblicani, cosa che avrebbe creato una spaccatura con i giocatori. Tuttavia, queste voci sembrerebbero poco fondate, visto che lo stesso Fertitta si è posto a favore delle proteste (e dei boicottaggi delle partite) dei giocatori degli ultimi tempi: “E’ una generazione diversa. Se non sei una persona flessibile e non riesci a capire il punto di vista degli altri non potrai far bene nel mondo attuale. E li rispetto e sto con loro. Sono i miei partner“.
Tra l’altro questa motivazione perde di senso in questo momento storico, con Trump che ha perso le elezioni in favore del Democratico Biden.
In conclusione quindi, sebbene ci possano essere diverse motivazioni dietro le scelte di Westbrook e Harden e nonostante le affermazioni di Bucher, sembra alquanto improbabile che questa improvvisa frattura possa essere riconducibile ad uno scontro socio-politico con la proprietà.