Scottie Pippen, che tempo addietro si era già scagliato contro Jordan per come l’aveva dipinto nel documentario, è tornato a parlare di The Last Dance.
In particolare, lo storico compagno di squadra di MJ in una lunga intervista concessa al Guardian ha affermato di aver detto all’ex #23 dei Bulls di essere rimasto insoddisfatto dal prodotto targato ESPN.
“Penso che la ricostruzione non sia accurata. Non racconta al meglio la storia di una delle più grandi squadre di pallacanestro della storia. E’ evidente che sia stato un modo per mettere al centro la figura di MJ e glorificarla.
Probabilmente in parte è stato anche controproducente per lui, perché le persone hanno visto quale fosse la sua personalità.L’ho anche fatto presente direttamente a lui e ha accettato il mio punto di vista. Gli ho detto che non ero molto soddisfatto e lui mi ha semplicemente dato ragione”
Se è pur vero che il documentario si proponeva di narrare le gesta della squadra che ha condotto all’ultimo titolo i Chicago Bulls, bisogna anche dire – e risulta quasi pesante farlo dopo le varie discussioni che ci sono state nei mesi scorsi – che era scontato che al centro di tutto ci sarebbe stata la figura di Michael Jordan.
Il malcontento di Pippen, che sarebbe anche giustificato se ci fossero dei passaggi che travisano la realtà dei fatti, risulta quindi non proprio condivisibile. Probabilmente aveva aspettative più alte…