Nella giornata di ieri è venuto a mancare all’età di 70 anni, dopo una battaglia contro un tumore al cervello (diagnosticato lo scorso agosto), Paul Westphal.
Cinque volte All-Star, tre volte All-NBA First Team e soprattutto detentore di un titolo NBA (1974 con i Boston Celtics), Westphal era una figura legata ai Phoenix Suns, tra le cui fila ha militato sia come giocatore (1975-1980, 1983-1984; n°44 ritirato) che come allenatore (assistente dal 1988 al 1992, head coach dal 1992 al 1995).
Lo ricordiamo protagonista assoluto nella leggendaria gara-5 delle Finals del 1976 (le prime per i Suns), considerata da molti “la più grande partita di sempre”. Una clamorosa sfida conclusasi con la vittoria dei Celtics solo dopo tre supplementari e in cui Westphal si è contraddistinto grazie a svariate giocate chiave sia in attacco che in difesa.

Westphal nella sua carriera ha totalizzato 20+ punti di media tirando con il 50+% dal campo in ben 4 stagioni consecutive, piazzandosi dietro il solo Michael Jordan (5) nella classifica delle guardie con una striscia più lunga nella storia della NBA.
L’ultimo incarico avuto è stato quello di assistant coach ai Brooklyn Nets (2014-2016).
Nel 2019 è stato introdotto nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
“Paul Westphal era un Hall of Famer e uno dei più grandi giocatori all-around della sua era. La sua tenacia, le sue abilità e la sua intelligenza lo hanno reso uno degli elementi chiave dei Boston Celtics che hanno vinto il titolo nel 1974 e un perenne All-Star con i Phoenix Suns.
Questa la nota scritta dal Commissioner Adam Silver
Paul ha avuto anche una carriera da allenatore di successo che lo ha visto anche portare i Suns alle NBA Finals del 1993. Sarà ricordato per la sua genuinità, la sua leadership e il suo amore per il gioco, che ha caratterizzato i suoi diversi anni nella NBA.
Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla moglie di Paul, Cindy, e alla loro famiglia”