NBA Recap Warriors

I numeri della prestazione “for the ages” di Steph Curry contro Portland

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Qualcosa di completamente inaspettato e straordinario. Certo, vista la situazione ci si poteva aspettare uno Steph Curry super leader offensivo, ma una prestazione del genere ad oggi era piuttosto inimmaginabile.

I Portland Trail Blazers di Damian Lillard e CJ McCollum si devono arrendere, dopo aver gioito proprio sulla carcassa dei Warriors appena due giorni prima (vittoria con un margine di 25 punti), ad un inarrestabile n°30.

Curry mette a referto 62 punti, tirando 18/31 dal campo, 8/16 dall’arco e 18/19 ai liberi, che non significano solo un nuovo career-high (il precedente era di 54 punti, realizzato 27 febbraio 2013 al Madison Square Garden contro i Knicks). Vediamo quindi insieme il significato di tutte le cifre messe in piedi dal figlio di Dell.

Partiamo dalla franchigia di San Francisco: Baby-Faced Assassin colleziona la miglior prestazione per un giocatore dei Warriors dal 26 marzo 1974 (Rick Barry 64 punti) e mette in piedi la prima prestazione da 60+ punti di un giocatore della squadra californiana dal 5 dicembre 2016 (Klay Thompson 60 punti). Gli unici giocatori in maglia Warriors a realizzare prove da 60+ ad oggi sono, in ordine cronologico, Stephen Curry, Klay Thompson, Rick Barry e Wilt Chamberlain (23 volte).

Per quanto riguarda la storia della NBA invece, troviamo svariate curiosità. A 32 anni è diventato il secondo giocatore più vecchio di sempre a siglare una partita da 60+ punti (dietro solo a Kobe Bryant, che ne piazzò 60 nell’ultima partita della carriera contro Utah, a 37 anni suonati) e rappresenta il massimo realizzato da un giocatore NBA dai 70 punti messi a segno da Devin Booker il 24 marzo 2017. Il #30 dei Warriors si ritrova un altro paio di volte a confronto con Kobe Bryant: avendo segnato infatti 31 punti in entrambe le metà di gara, Curry raggiunge la compianta leggenda di Lakers (che ci riuscì nel 2005) come unici due giocatori della shot clock era – dalla stagione 1996-1997 ad oggi – a realizzare 30+ punti in ognuna delle metà di gara; inoltre ha fatto registrare 20+ punti in un solo quarto per la 27° volta in carriera, il massimo nella lega dietro solo al Black Mamba (36 volte).

Nella storia della NBA è stata realizzata una prestazione da 8+ triple in una singola partita per 425 volte: 49 di queste appartengono al solo Curry, ovvero l’11.5% del totale.

Per il buon Steph si tratta inoltre della settima prestazione della sua carriera da 50+ punti.



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