La NBA ha annunciato che il match tra Philadelphia 76ers e Denver Nuggets previsto per le 21 italiane andrà in scena come da programma. La franchigia Pennsylvania infatti, nonostante i test negativi e il giorno di quarantena (e l’assenza di casi sospetti), dovrà sottostare ai protocolli di contact tracing stabiliti dalla lega, a cui poi si aggiungono due giocatori inseriti nella lista degli infortunati.
Nonostante la positività si Seth Curry e la decimazione del roster agli ordini di Doc Rivers, i 76ers possono presentare quindi gli 8 giocatori richiesti come minimo per poter disputare una partita. Una situazione che, senza una bolla e nel mezzo di una pandemia, era preventivabile, ma che suscita anche forti discussioni.
Il discorso infatti è che, con metà roster ai box, Philadelphia si trova a sovraccaricare fisicamente un numero limitato di giocatori che non sono assolutamente abituati a questa tipologia di sforzo, rischiando quindi di comprometterne lo stato fisico e di aumentare il rischio di infortuni. In secondo piano, si trova l’identikit dell’avversario: come se non bastasse dover giocare in 7, i 76ers questa sera affrontano i Denver Nuggets, squadra piuttosto valida ed organizzata che non lascia grandi spazi per respirare. A questo punto non ci resta che aspettarci una netta vittoria di Jokic e compagni.
La situazione in casa 76ers
Da dove escono gli 8 giocatori in grado di presentarsi questa sera? Sebbene tutto il roster sia risultato negativo ai tamponi effettuati nella giornata di ieri in seguito alla positività di Seth Curry, in questo caso vengono applicati i protocolli di sicurezza anti-covid che stabiliscono un determinato periodo di contact tracing.
I giocatori a disposizione sono: Tyrese Maxey, Isaiah Joe, Dwight Howard, Dakota Mathias, Tony Bradley, Danny Green, Paul Reed e Mike Scott (che tuttavia non scenderà in campo, secondo quanto affermato da coach Rivers, ma farà da ottavo indossando la divisa in panchina). Di questi 8 ben 4 sono dei rookie (Maxey, Joe, Mathias e Reed), 3 dei quali peraltro hanno giocato meno di 5 partite e totalizzato meno di 8 minuti di media ad allacciata di scarpe. Tony Bradley invece ad oggi ha messo piede sul parquet una sola volta in qusta stagione.
Si trovano invece fuori per i protocolli della lega Tobias Harris, Shake Milton, Matisse Thybulle e Vincent Poirier, i quali dovranno rispettare un determinato periodo di giorni di quarantena. Ad essi si aggiungono le assenze di Ben Simmons e Joel Embiid, entrambi segnalati nel report degli infortuni: il primo per un problema al ginocchio sinistro e il secondo con un fastidio alla schiena. In infermeria si trova anche Furkan Korkmaz, mentre Terrance Ferguson è out per motivi personali.
Fonti: Shams Charania, Adrian Wojnarowski e Marc Stein