Come riportato da vari insider, la NBA ha deciso ufficialmente di rinviare due partite: Mavericks-Pelicans, prevista per stanotte, e Celtics-Bulls, in programma domani.
Sia Dallas che Boston non hanno infatti a disposizione il minimo di 8 giocatori richiesti per dare il via alle partite, con entrambe le squadre che risultano decimate dai protocolli anti-covid (un caso di positività per ognuna e diversi giocatori in autoisolamento per le politiche di contact tracing).
Salta così il debutto stagionale di Kristaps Porzingis, con i Mavericks che, oltre ai 4 giocatori noti (Kleber, Brunson, Finney-Smith e Richardson), nella giornata di oggi devono averne persi per strada almeno altri 5 – per far tornare i conti.
La NBA e la NBPA hanno fissato un meeting per oggi per discutere della possibilità di modificare i protocolli anti-covid. Anche i vari General Manager hanno fissato una conference call per discutere della faccenda (alcuni dei temi: cene nei ristoranti, utilizzo mascherine, lunghezza sessioni si allenamento, contatti sociali pre e post partita).
Periodo molto difficile per la NBA: senza una bolla i problemi erano inevitabili, ma bisogna capire come questi possono essere affrontati e fino a che punto si possono spingere le squadre e le partite. Grandi polemiche sono inoltre nate in seguito alla scelta di far scendere in campo, con forti pressioni, i Philadelphia 76ers contro i Denver Nuggets (con Doc Rivers che aveva sì 8 giocatori a disposizione, ma solo 7 che effettivamente potevano scendere in campo), con Joel Embiid che non ha preso benissimo la differenza di trattamento.