Sul buon Paul George, dopo la fine della scorsa stagione, è stato detto di tutto. Dal simpatico cambio di soprannome (“Playoff P” è stato accantonato per dare spazio a “Pandemic P” e “PG13%”), a qualsiasi tipo di critica sulle sue prestazioni durante i playoff. Ed è inutile tornarci sopra e riaprire un capitolo che probabilmente ha stancato.
La star dei Los Angeles Clippers ha quindi diversi motivi, oltre a quelli a livello di risultati, per cambiare marcia e allontanare tutta la negatività piovuta su di lui negli scorsi mesi. E stando a quanto messo in mostra in questo inizio di stagione, sembrerebbe essere sulla strada giusta.
“Sono tornato in campo con la voglia di vendicarmi. Non mi è piaciuto come si è concluso lo scorso anno. Non tanto per le critiche, ma per il fatto che le persone abbiano visto in me delle debolezze. Quindi ho dovuto affrontare tutto ciò e trovare il modo di rispondere.
Queste le parole di George dopo la vittoria dei Clippers contro i King della scorsa notte
Quella situazione mi ha motivato e mi ha messo nella posizione di poter tornare ad essere me stesso”
Un Paul George che, grazie anche all’operazione alla spalla, sta ritrovando quella forma che gli aveva consentito di chiudere al terzo posto nella corsa al premio di MVP della stagione 2018/2019, quando vestiva la divisa dei Thunder.
In questa stagione il prodotto di Fresno State sta registrando 25.3 punti, 6.1 rimbalzi, 5.2 assist e 1.3 rubate di media, tirando con il 50.3% dal campo, il 51.5% dall’arco e il 91.8% ai liberi.