In un’intervista rilasciata di recente a TMZ, LaVar Ball ha parlato (ancora) di come il figlio più giovane – LaMelo – sia scontento di partite costantemente dalla panchina.
“Se ti alleno per essere il migliore e nella tua vita sei sempre partito in quintetto…
I miei ragazzi non sono dei fottuti role players, sono delle superstar. Lasciateli fare ciò che vogliono”
LaMelo Ball al momento sta ricoprendo il ruolo di leader della second unit, facendo da cambio a DeVonte’ Graham. Il piano degli Charlotte Hornets alla lunga era quello di inserire la terza scelta assoluta dell’ultimo draft nello starting five, ma dopo 15 partite non è ancora cambiato nulla.
E’ comprensibile che la franchigia, vista l’assenza della Summer League e una preseason ridotta all’osso, voglia prima far rodare il più giovane dei fratelli Ball, per poi magari inserirlo nel quintetto titolare a metà stagione. A livello di fit potrebbe essere anche una mossa vantaggiosa per gli Hornets, visto che LaMelo offre la duplice capacità di creator/realizzatore (permettendo così a Rozier di giocare fisso da SG e di avere meno responsabilità offensive), a differenza di un Graham che manca del secondo aspetto.
Tra i due inoltre, guardando le statistiche, sembra che quello più produttivo sia proprio il rappresentante della famiglia Ball: DeVonte’ realizza quasi due punti di media in più a partita (13.3 vs 11.6), ma gioca ben 9 minuti in più e tira con percentuali ben peggiori (33.2% vs 40.4% dal campo). LaMelo rispetto al collega garantisce una migliore presenza a rimbalzo (6.4 vs 3.3), risultando pericoloso anche nel catturare palloni vaganti vicino al ferro avversario. Unica pecca le maggiori palle perse, elemento comunque trascurabile.
Va comunque detto che Graham sta vivendo un momento difficile, con prestazioni ben al di sotto del livello dimostrato l’anno scorso. Vedremo come evolveranno le cose.