La nottata dei Golden State Warriors non è stata affatto delle migliori: ripassata dagli Utah Jazz, seconda sconfitta consecutiva e atteggiamento tutt’altro che positivo.
L’unico a brillare, al di là dei 24 punti realizzati (conditi da 7 rimbalzi e altrettanti assist), è il solito Stephen Curry. Ma se non ha trascinato i suoi con una prestazione straordinaria, che ha fatto il #30? Beh, grazie al 5/10 dall’arco portato a casa alla sirena finale, il figlio di Dell ha superato Reggie Miller (2.560) nella classifica all-time dei migliori tiratori, assestandosi al secondo posto.
La tripla in catch and shoot dall’angolo destro nel terzo periodo è quella numero 2.561, cifra poi aggiustata da un’altra bomba: Curry raggiunge così quota 2.562 tiri dall’arco mandati a bersaglio (con il 43.3% in carriera) in appena 715 partite, ben 674 in meno rispetto all’ex giocatore dei Pacers. Inutile dire che nel mirino adesso c’è Ray Allen, primo in classifica con 2.973 triple realizzate, distante quindi “appena” 411 lunghezze.
A 32 anni (saranno 33 il 14 marzo), Curry si appresta a scrivere l’ennesima pagina di storia. I continui traguardi a livello statistico servono solo ad eliminare definitivamente i pochi dubbi (per chi li avesse) sul fatto che sia il miglior tiratore di tutti i tempi e che abbia contribuito in maniera incisiva – come pochi altri – ad un’evoluzione della pallacanestro.
Lo stesso Reggie Miller (tra i due c’è grande rispetto) si è complimentato su Twitter con i seguenti post.