Focus NBA

All-Star Game 2021: 10 possibili debuttanti

Lettura 6 Minuti

Viste le condizioni di estrema precarietà in cui gravita la stagione NBA, tra incontri a porte chiuse e altri rinviati causa protocolli anti-COVID, l’edizione 2021 dell’All-Star Game sembrava destinata alla cancellazione. Di sicuro non si terrà nella sede designata, Indianapolis, che ospiterà comunque la manifestazione nel 2024.

Di recente, la NBA si è detta però intenzionata a non rinunciare alla tradizionale partita delle stelle, saltata solamente nel 1999 per via del lockout. In attesa di capire se ci sarà un incontro vero e proprio, oppure se verranno solo annunciate le selezioni (determinanti per molti giocatori in chiave contrattuale), il sito NBA.com ha ufficialmente aperto le votazioni. Il 18 febbraio verranno annunciati i titolari, scelti dalla combinazione fra i voti dei fan, quelli dei giocatori e quelli di alcuni media selezionati. Il 23 sarà invece la volta delle riserve, decise dagli allenatori. Lo scorso anno, complici alcuni infortuni eccellenti, ci sono stati ben dieci nuovi All-Star (record assoluto; Young, Doncic, Tatum, Siakam, Mithcell, Gobert, Ingram, Adebayo, Sabonis, Booker), ma anche nel 2021 ci sono parecchi candidati a debuttare nel firmamento delle stelle NBA. Fermo restando che l’agguerrita concorrenza lascia poco spazio alle sorprese, vediamo quali sono i dieci con le maggiori possibilità.


1 – Jaylen Brown (Boston Celtics)

Possibili All-Star: Jaylen Brown

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 27.1 punti, 5.4 rimbalzi e 3.5 assist di media, 53% dal campo, 44% da tre punti

La stagione 2020/21 si sta rivelando quella della definitiva consacrazione per Jaylen Brown. Solita garanzia in difesa, dove spesso è incaricato di marcare il miglior attaccante avversario, i quasi 7 punti a partita in più rispetto all’anno scorso stanno a testimoniare il clamoroso salto di qualità nell’altra metà campo. Una crescita che, salvo sorprese, dovrebbe dargli la spinta decisiva verso l’All-Star Game. Brown ha impreziosito il suo splendido avvio con due prove da 42 punti, massimo in carriera, e spesso è stato lui a togliere la castagne dal fuoco ai Celtics nei momenti decisivi. Nelle cinque gare saltate da Jayson Tatum, Jaylen è ulteriormente salito di livello, mettendo a referto 31.5 punti a sera. Grazie ai due giovani leader, la squadra di Brad Stevens sta tenendo il passo delle altre big della Eastern Conference, nonostante le difficoltà di Kemba Walker e l’infortunio di Marcus Smart.


2 – Zach LaVine (Chicago Bulls)

Possibili All-Star: Zach LaVine

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 26.6 punti, 5.3 rimbalzi e 5.1 assist di media, 51% dal campo, 42% da tre punti

Fino all’anno scorso LaVine collezionava cifre altisonanti in una squadra allo sbando. Sebbene viaggiasse a quasi 26 punti di media, il pessimo andamento dei Bulls gli aveva precluso una chiamata all’All-Star Game, disputato proprio a Chicago. In questo avvio di 2020/21, il vento che sferza la città sembra un po’ meno gelido. Con Billy Donovan in panchina, i Bulls stanno mostrando incoraggianti segnali di miglioramento e a guidarli c’è un LaVine sempre più maturo, che al momento è al suo massimo in carriera in tutte le categorie statistiche. Se Chicago riuscisse a mantenersi in orbita playoff, è presumibile che i coach inseriscano anche il suo nome, tra gli All-Star della Eastern Conference.


3 – C.J. McCollum (Portland Trail Blazers)

Possibili All-Star: C.J. McCollum

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 26.7 punti, 3.9 rimbalzi e 5.0 assist di media, 47% dal campo, 44% da tre punti

Fin dalla sua terza stagione NBA, quando è stato eletto Most Improved Player Of the Year, McCollum è stabilmente nell’anticamera dell’All-Star Game, escluso solo per via della spietata concorrenza. Quest’anno, però, sarà difficile ignorare i quasi 27 punti di media con cui il n°3, al fianco del solito Damian Lillard, sta trascinando i Blazers ai piani alti della Western Conference. Nel suo 2020/21 ci sono già una prova da 44 punti contro Houston e una da 37 a Sacramento. Un infortunio al piede sinistro lo terrà fermo fino alla seconda metà di febbraio. Dovrebbe rientrare in tempo per convincere gli allenatori a inserirlo fra le riserve dell’All-Star Game, che si giochi o meno.


4 – Malcolm Brogdon (Indiana Pacers)

Possibili All-Star: Malcolm Brogdon

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 22.9 punti, 4.3 rimbalzi e 7.0 assist di media, 46% dal campo, 40% da tre punti

Indiana è fra le grandi sorprese di questo avvio di stagione. Nonostante la partenza di Victor Oladipo, l’infortunio di T.J. Warren e i problemi di salute che hanno fermato il neoacquisto Caris LeVert, i Pacers stanno facendo la voce grossa a Est. Brogdon, che in questa stagione ha già ritoccato tre volte il massimo in carriera, guida i suoi per minuti, punti e assist di media. Considerando che spesso, nel selezionare le riserve per l’All-Star Game, si tendono a premiare le squadre rivelazione, non sarebbe impossibile trovare l’ex Rookie Of The Year fra i magnifici 24.


5 – Collin Sexton (Cleveland Cavaliers)

Possibili All-Star: Collin Sexton

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 24.1 punti, 2.6 rimbalzi e 4.1 assist di media, 50% dal campo, 43.5% da tre punti

I Cavs hanno chiuso ognuna delle due stagioni che hanno seguito l’addio di LeBron James con 19 vittorie. A poco più di un mese dall’avvio di questo 2020/21 sono già a quota 10, e sentono profumo di playoff. Parte del merito per un inizio tanto sorprendente è da ascrivere alle grandi performance di Sexton. La perla della sua giovane stagione è indubbiamente la prova da 42 punti del 20 gennaio, grazie alla quale Cleveland ha battuto al secondo overtime i Brooklyn Nets in versione ‘Big Three’. Rispetto al passato, la guardia da Alabama sta mostrando una certa continuità di rendimento, e ai suoi numeri fanno seguito i risultati della squadra. Ci sono senz’altro aspetti del gioco da migliorare (tra cui il coinvolgimento di compagni che, da qui a fine stagione, potrebbero cambiare), ma trovarsi in casa un candidato All-Star è pura manna dal cielo, per una franchigia che il Re ha lasciato fra le macerie.


6 – Christian Wood (Houston Rockets)

Possibili All-Star: Christian Wood

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 23.3 punti, 10.7 rimbalzi e 1.2 assist di media, 56% dal campo, 39% da tre punti

Al momento Wood è tra i principali favoriti al premio di Most Improved Player Of the Year. La sua è una delle grandi storie di questo primo spicchio di 2020/21. Dopo essere entrato nella lega da undrafted e aver passato tre stagioni sul fondo della panchina di quattro squadre diverse (Philadelphia, Charlotte, Milwaukee e New Orleans), ha trovato spazio a Detroit grazie alla cessione di Andre Drummond. Houston ne ha premiato la crescita con un contratto lungo e remunerativo, e lui ha ringraziato con prestazioni da All-Star. Lungo atletico e versatile, è sceso solo due volte sotto i venti punti nelle prime quindici uscite. Wood è una delle poche note liete nella delicata fase dei Rockets post James Harden, rimasti inaspettatamente in orbita playoff.


7 – Jerami Grant (Detroit Pistons)

Possibili All-Star: Jerami Grant

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 23.6 punti, 5.9 rimbalzi e 2.9 assist di media, 45% dal campo, 40% da tre punti

Nella scorsa offseason Grant ha fatto una scelta molto chiara: rinunciare a una squadra già competitiva per guadagnare spazio, avere maggiori responsabilità e gonfiare le statistiche individuali. Fin qui è esattamente ciò che ha ottenuto. I Pistons languono nei bassifondi della Eastern Conference, mentre Grant ha pressoché raddoppiato la media punti (così come altre cifre) rispetto all’ultima stagione in maglia Nuggets. I pessimi risultati di squadra dovrebbero precludergli una selezione fra gli All-Star, ma non si può escludere a priori dalla lista dei candidati un giocatore così produttivo.


8 – Julius Randle (New York Knicks)

Possibili All-Star: Julius Randle

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 22.4 punti, 11.1 rimbalzi e 6.0 assist di media, 47% dal campo, 37% da tre punti

Affermare che i Knicks stiano disputando una grande stagione sarebbe fuorviante. Quantomeno non sono imbarazzanti come al solito, e per i tifosi blu-arancio è una notizia quasi insperata. L’uomo copertina del buon inizio della banda agli ordini di coach Thibodeau è certamente Randle, giovane leader di un gruppo in divenire e, finalmente, con poca pressione addosso. Al suo massimo in carriera in molte categorie statistiche, ha quasi raddoppiato il numero di assist a partita (non male per un lungo). Nel suo avvio di stagione c’è anche una tripla-doppia da 28 punti, 12 rimbalzi e 11 assist contro Cleveland. Visto il continuo mutamento del roster dei Knicks, non è da escludere che Randle possa cambiare maglia da qui a fine stagione. Nel frattempo, sta illuminando un Madison Square Garden senza pubblico con delle prestazioni da All-Star.


9 – Ja Morant (Mamphis Grizzlies)

Possibili All-Star: Ja Morant

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 20.7 punti, 2.1 rimbalzi e 7.7 assist di media, 54% dal campo, 30% da tre punti

Dopo una splendida stagione da rookie, l’esplosiva point guard da Murray State si sta confermando come uno dei giocatori più elettrizzanti della nuova generazione. La sua candidatura all’All-Star Game è avvalorata dalle cifre, dallo spettacolo messo in scena ogni sera sul parquet e dalla buonissima partenza dei suoi Grizzlies, ma a suo discapito gioca l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto ai box per otto partite. Viste le premesse e in barba alla scaramanzia, la questione non è se, bensì quando vedremo Morant fare il suo esordio tra le stelle NBA.


10 – Shai Gilgeous-Alexander (Oklahoma City Thunder)

Possibili All-Star: Shai Gilgeous-Alexander

Statistiche (aggiornate al 2 febbraio 2021): 21.8 punti, 5.3 rimbalzi e 6.3 assist di media, 51% dal campo, 37.5% da tre punti

Come nel caso di Morant, per la giovane guardia dei Thunder l’All-Star Game sembra scritto nel destino. Resta solo da capire quando arriverà il momento. La sua costanza e la leadership acquisita dopo una stagione al fianco di Chris Paul hanno fin qui permesso a OKC di ottenere risultati migliori di quanto il roster facesse pensare. Il fatto che attorno a lui ci sia un simil-deserto fa pronosticare che l’utopia playoff svanirà nel giro di qualche settimana, ma questo 2020/21 sta confermando le eccezionali qualità di un ragazzo destinato a far parlare di sé.




Articolo a cura di Stefano Belli

Articoli collegati
Focus NBA

Il Ballo dei Debuttanti: il verdetto

Lettura 3 Minuti
Se la NBA ha già comunicato da qualche giorno le sue decisioni in merito ai riconoscimenti riservati alle matricole, oggi è il…
Focus NCAA

Un anno sui banchi di scuola

Lettura 6 Minuti
E’ passato quasi un mese dalla sirena che ha chiuso la Final Four di New Orleans, quindi è arrivato il tempo di…
Focus NBA

IL Ballo dei Debuttanti

Lettura 4 Minuti
Penultimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle matricole. Andiamo a verificare l’andamento delle giovani speranze nell’ultimo mese di Regular Season. IL…