Draymond Green nel post partita di Warriors-Hornets ha parlato della sua espulsione a pochi secondi dalla fine, evento che ha sostanzialmente fatto perdere la partita a Golden State.
La truppa di coach Steve Kerr era infatti sul +2 a 13″ dalla conclusione su una situazione di palla contesa: dopo la sfida tra Ball e Wanamaker, la palla carambola nelle mani di Hayward, il quale però non sembra mai avere il possesso del pallone. Nonostante ciò gli arbitri validano la disperata chiamata di timeout da parte degli Hornets, mandando su tutte le furie Green. Il #23 dei Warriors si becca un tecnico e, non contento, continua lo stesso a protesta veementemente. Il risultato lo conoscete: secondo tecnico ed espulsione. I due liberi per i tecnici hanno consentito agli avversari di pareggiare, per poi, grazie al possesso ottenuto sulla contesa, infilare il buzzer beater della vittoria.
“Ho assolutamente sbagliato. Una volta che ho preso il primo tecnico non posso prendere il secondo. Sono molto più deluso da quest’episodio rispetto alla sospensione di una partita che ho ricevuto nelle Finals del 2016. Ora ho 30 anni, non 25, e ho maggiore controllo in situazioni come questa”
Green negli spogliatoi si è scusato con i compagni.
Sull’argomento è intervenuto anche coach Steve Kerr, per nulla contento del comportamento del suo giocatore: “Draymond ha passato il segno. Non può fare queste cose, e lui lo sa benissimo. Ha fatto un errore terribile nel perdere il controllo, farsi fischiare due tecnici e concedere a Charlotte la chance di andare in lunetta con due liberi. Ha passato il segno e come suo allenatore sta a me farglielo notare, come già ho fatto in passato. Amiamo la sua passione e l’energia che porta in campo, senza le quali non saremmo la squadra che siamo, ma questo non lo autorizza a passare il segno. E questo lui lo sa”.