Prosegue l’avventura del nostro Nico Mannion tra le fila dei Santa Cruz Warriors nella bolla della G League.
Dopo un avvio altalenante, che ha fruttato 2 vittorie e 3 sconfitte (e il 9° posto), la franchigia affiliata dei Golden State Warriors ha letteralmente preso il volo: sono infatti arrivati sette successi di fila e la conquista della seconda posizione(9W-3L), a tre sole partite dalla conclusione della ristretta regular season. I playoff non sono ancora in cassaforte, quindi Santa Cruz dovrà puntare a vincere almeno uno dei match rimasti, cercando poi di fare il meglio possibile per ottenere un piazzamento che sia favorevole per la postseason.
In tutto questo Mannion cos’ha combinato? Se nelle prime cinque uscite, nonostante i risultati di squadra, aveva tenuto medie interessanti, il discorso cambia se si prendono in considerazione le ultime sette gare, in cui si è letteralmente assistito a di tutto e di più: in tre occasioni non ha giocato, in due non è andato oltre i 12 punti ed il 33% dal campo e infine in altri due ha realizzato 25+ punti con quasi il 50% al tiro.
Il senese classe 2001 è risultato decisivi negli ultimi due match, infilando rispettivamente la quinta e la sesta prestazione da 20+ punti su 9 esperienze sul parquet (le partite totali giocate dai Warriors sarebbero 12, ma come scritto due righe più su in tre occasioni non ha messo piede in campo), e dimostrando soprattutto grande fiducia nei propri mezzi.
Il suo box score personale ad oggi parla di 19.3 punti, 3.3 rimbalzi e 6.9 assist di media, tirando con il 40.5% dal campo e il 36.5% dall’arco.
Questo il suo bottino nel quadro delle 12 partite stagionali:
- vs G League Ingite (L): 17 punti, 3 rimbalzi, 6 assist, 6/18 dal campo, 3/9 dall’arco e 2/2 ai liberi
- vs Delaware Blue Coats (L): 22 punti, 5 rimbalzi, 6 assist, 8/17 dal campo, 3/12 dall’arco e 2/3 ai liberi
- vs Westchester Knicks (W): 22 punti, 5 rimbalzi, 8 assist, 8/20 dal campo, 3/7 dall’arco e 3/4 ai liberi
- vs Raptors 905 (L): 24 punti, 2 rimbalzi, 5 assist, 7/17 dal campo, 3/8 dall’arco e 4/4 ai liberi
- vs Canton Charge (W): 20 punti, 2 rimbalzi, 10 assist, 7/21 dal campo, 3/10 dall’arco e 3/3 ai liberi
- vs Fort Wayne Mad Ants (W): 5 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 2/6 dal campo e 1/2 dall’arco
- vs Salt Lake Stars (W) – not played
- vs Agua Caliente Clippers (W) – not played
- vs Iowa Wolves (W) – not played
- vs Memphis Hustle (W): 12 punti, 4 rimbalzi, 12 assist, 4/13 dal campo, 3/9 dall’arco e 1/3 ai liberi
- vs Long Island Nets (W): 25 punti, 3 rimbalzi, 8 assist, 10/20 dal campo, 3/9 dall’arco e 1/1 ai liberi
- vs Austin Spurs (W): 27 punti, 2 rimbalzi, 4 assist, 10/21 dal campo, 5/9 dall’arco e 1/2 ai liberi
“Ora mi sento molto più a mio agio, mi sento me stesso. Sto giocando molti minuti (33.1 di media, ndr) e questo era l’obiettivo per ritrovare fiducia in me. Non che non l’avessi quando sono arrivato qui, ma adesso mi sento meglio in campo e credo si veda. Durante la quarantena ho lavorato su ogni aspetto del mio gioco e posso crescere ancora. Devo migliorare le mie scelte in attacco, capire quando non devo tirare in modo da alzare le percentuali. Il lavoro svolto durante il lockdown mi ha aiutato ad abituarmi alla distanza NBA e mi sono quindi allenato sul range di tiro“, queste le parole di Nico sulla sua esperienza fino ad ora nella G League.
La 48° scelta assoluta all’ultimo draft ha anche poi parlato dei contatti con la prima squadra: “Coach Kerr mi ha mandato dei messaggi dicendo che gli piace il mio gioco e per incoraggiarmi. Anche altri lo hanno fatto, ad esempio Shaun Livingston mi ha scritto un paio di volte. Mi hanno supportato alla grande“. Ovviamente l’azzurro spera di conquistarsi la fiducia dello staff della franchigia di San Francisco per cominciare a carburare anche in NBA. Considerando la stima che lo stesso coach Kerr e Steph Curry hanno nei suoi confronti e le prestazioni messe in piedi nella G League, possiamo dire che i segnali ad oggi sono assolutamente positivi.