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I Magic verso la ricostruzione

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Orlando è la patria del fantastico mondo di Disneyworld, il parco dove grandi e piccini possono dimenticare la realtà e tuffarsi nel mondo di Topolino, Pippo e gli altri personaggi immaginati e disegnati da Walt Disney. Per questo, in America, Orlando fa rima con vacanza, divertimento, svago, leggerezza.
Questa immagine, purtroppo, è stata cancellata dal Covid-19 e dalle conseguenze collegate alle limitazioni imposte per salvaguardare la salute dei cittadini. In questo ultimo anno, Orlando è stata forse la città più triste degli Stati Uniti, anche solo per il contrasto tra la condizione attuale e quella normale degli anni precedenti, quando flotte di turisti affollavano i resort e gli alberghi, e migliaia di bambini sorridenti si accalcavano per farsi fotografare assieme ai loro personaggi favoriti.

La chiusura a oltranza di Disneyworld e la tristezza imperante in città sembrano aver influito anche sul rendimento dei Magic. La squadra della Florida, in effetti, langue nelle retrovie della Eastern Conference e, sebbene la classifica sia molto corta, l’impressione è che Orlando sia tagliata fuori dalla corsa all’ottavo posto. Non sono stati ininfluenti i tanti infortuni che hanno afflitto il roster dei Magic: senza scomodare gli sfortunati Jonathan Isaac e Markelle Fultz (entrambi fuori per tutta la stagione), coach Steve Clifford ha dovuto fare a meno per un bel numero di partite di Mo Bamba, Evan Fournier, Al-Farouq Aminu, Aaron Gordon, Cole Anthony, Chuma Okeke e altri elementi. Ma non ci sono solo le assenze alla base di una tale debacle.

Le notizie che filtrano da Orlando riportano che i Magic sono pronti a smontare la squadra”, rivela uno scout avversario protetto dall’anonimato d’ordinanza. Dopo un paio di anni di stabilità tecnica e di qualificazioni ai playoff, la dirigenza dei Magic sarebbe quindi pronta a ripartire con un nuovo progetto.
Se tralasciamo la matricola Anthony, Markelle Fultz, Jonathan Isaac e, forse, i due giovani e intriganti lunghi Bamba e Okeke, gli altri sono più o meno cedibili. 

Isaac e Fultz saranno centrali nel futuro dei Magic

L’attenzione di tutti, quindi, è rivolta al futuro di Evan Fournier, Terrence Ross e, soprattutto, di Aaron Gordon e Nikola Vucevic.

Le voci su Vucevic sembrano solamente un’esagerazione giornalistica. Praticamente tutta la NBA sarebbe infatti interessata ai suoi servigi, ma il valore di mercato non potrebbe essere più alto dopo le due convocazioni consecutive all’All-Star Game e il rendimento pazzesco di questi mesi: 25 punti, quasi 12 rimbalzi e 4 assist di media, il 42% dall’arco dei tre punti, tutte cifre da All-NBA. Per questo l’ipotetica contropartita richiesta dai Magic, seppur in ricostruzione, sarà molto consistente.
In più, Nikola non ha nascosto la volontà di restare, e la scadenza del contratto nell’estate del 2023 non impone nessuna fretta al general manager Jeff Weltman.

Discorso ben diverso quello legato ad Aaron Gordon.

L’ex Arizona è ormai un classico della rubrica “On the Block” (l’equivalente di “sul mercato”). Ad ogni sessione di mercato il classe ’95 compare in qualsiasi tipo di indiscrezione e di ipotetico scambio. La peculiarità sta nel fatto che ogni anno la contropartita associatagli scade di valore. Se un paio d’anni fa Gordon veniva considerato come potenziale terza stella di squadre giovani e ambiziose, adesso il ruolo immaginato per lui è quello di elemento di contorno in un roster già di alto livello. È ciò che si raccoglie se, in soli tre anni, si passa dall’essere un giovane in rampa di lancio (dopo una stagione da 17 punti e 8 rimbalzi), all’apparire un progetto finito per l’incapacità di completare il suo sviluppo tecnico, come dimostrano i soli 13 punti e 7 rimbalzi di media attuali, nonché l’insufficiente 42% dal campo.

Gordon scruta il suo futuro?

Perché, quindi, tanto interesse? Perché il buon Aaron avrà anche evidenti limiti, ma è un atleta eccellente, un signor difensore e un discreto tiratore dalla distanza. Potrebbe quindi “fiorire” in un sistema che gli permetta di dedicarsi a ciò che sa fare meglio. Le squadre interessate? Dallas, Houston, Golden State, Portland, Boston, Denver, Minnesota. Per Gordon sarebbe un sogno poter lasciare la Florida per andare finalmente in una squadra con serie ambizioni nella postseason, anche se le indiscrezioni associano il suo futuro a Minnesota. Insomma, non il top della gamma in questo momento.


La sessione di mercato si chiuderà il 25 marzo, quindi tra una decina di giorni i tifosi dei Magic sapranno il destino di alcuni dei loro beniamini e, soprattutto, della loro squadra.

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