Derrick Rose, che è lontano dai parquet NBA dal 2 marzo a causa del covid (ultima partita giocata il 28 febbraio), è finalmente uscito dai protocolli sanitari della NBA e sta ora procedendo ad un recupero fisico. Il nativo di Chicago ha recentemente parlato della sua esperienza con il virus.
“Il covid è una cosa davvero dura, non sono mai stato così male. So che molte persone lo sottovalutano e che i sintomi possono essere diversi per ognuno, ma è una cosa seria. Ho avuto l’influenza, ma questo virus non è per niente paragonabile. E’ stata come un’influenza 10 volte peggiore. Ora piano piano sto tornando in forma, ma mi serve del tempo”
Rose, che ha affermato che anche i figli hanno avuto il covid, al momento è fuori a tempo indeterminato. I Knicks infatti non hanno alcuna fretta nel riaverlo in campo, visto che nell’arco di tempo della sua assenza i newyorkesi hanno ottenuto discreti risultati (4 vittorie e 5 sconfitte), rimanendo ancora all’interno della zona playoff (attualmente settimi con un record di 22-22, lo stesso degli Heat che si trovano un gradino sopra).
Dal suo ritorno a New York (10 partite), Rose ha accumulato 12.5 punti, 2.6 rimbalzi, 4.9 assist e 1.1 rubate di media, tirando con il 43.1% dal campo e il 45.5% dall’arco. Ad esclusione dei punti realizzati (e delle palle rubate, se vogliamo essere pignoli), si tratta di cifre superiori a quelle fatte registrare nei 15 match con la canotta dei Detroit Pistons.