Come riportato da CNBC, la NBA sarebbe vicina ad un accordo con le emittenti televisive che porterebbe nelle tasche della lega tra i 70 e i 75 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 9 anni (a partire dal 2025, quando scadrà l’attuale contratto), quindi circa 8 miliardi di ollari all’anno.
Si tratterebbe di un aumento spaventoso (più del 213%) rispettoso all’attuale accordo con ESPN e Turner Sports, che vede le due emittenti fornire 2.6 miliardi annui alla NBA (24 in 9 anni). Cifre, quelle attuali, che all’epoca della stipula del contratto – ovvero il 2016 – rappresentavano già un clamoroso salto in avanti a livello di profitti: in precedenza infatti la lega percepiva 930 milioni all’anno.
La NBA chiuderebbe così il gap con la NFL, che nei giorni scorsi ha siglato un accordo da più di 100 miliardi per le prossime 11 stagioni (quindi quasi 10 miliardi annui) che ha visto coinvolta anche Amazon (oltre a CBS, ESPN, ABC, NBC e Fox).
“Penso che tutti si aspettino degli aumenti fin quando i rating dimostrano che il pubblico guarda la NBA. Ci si può aspettare un aumento anche del seguito. Direi che dobbiamo aspettarci aumenti significativi”
Queste le parole di Neal Pilson, ex presidente di CBS Sports
Corposo nuovo accordo derivante da un nuovo aumento degli ascolti dopo il forte calo della scorsa stagione, soprattutto nel periodo della bolla di Orlando. Non a caso a confermare ciò è Jimmy Pitaro, presidente di ESPN, che la scorsa settimana ha affermato di essere entusiasta della partnership con la NBA e di come essa rappresenti un tassello importante per l’emittente.