La NBA ha deciso ufficialmente di multare Kevin Durant per 50.000 dollari in seguito agli insulti rifilati all’attore Michael Rapaport nella chat privata di Instagram.
Il giocatore dei Nets, che si è tiepidamente scusato nella giornata di ieri (“Mi dispiace per il linguaggio che ho usato, non è quello che la gente dovrebbe sentire e vedere da me“), ha utilizzato toni veramente pesanti nei confronti di Rapaport, arrivando ad insulti omofobi e a minacce di arrivare alle mani. L’attore aveva postato sul suo account Twitter la conversazione (vedere sotto).
Il tutto sarebbe nato in seguito ad un commento sui social di Rapaport in merito all’intervista rilasciata da Durant alla fine del match inaugurale di questa stagione il 23 dicembre scorso, in cui il giocatore dei Nets non aveva praticamente risposto ad una domanda di Charles Barkley: “Sembra colpito nel profondo da quelli di TNT. Dannazione, è super sensibile per ogni cosa. Non parlare e basta”. Da lì la risposta di KD, che è partito in quarta e ha utilizzato un linguaggio a dir poco evitabile per una persona del suo calibro e con la sua visibilità (in generale si tratta di affermazioni alquanto oscene, ma la cosa è ancora più grave se provengono da un personaggio famoso che dovrebbe dare l’esempio), tra insulti anche omofobi, minacce di vario tipo e commenti inerenti anche la moglie dell’attore.
Possiamo comunque dire che, come riportato da Sport Illustrated, da questo scambio di sicuro non esce alcun “vincitore”: se da un lato infatti Durant è noto per non risparmiarsi sui social e in questo caso abbia decisamente esagerato, dall’altro Rapaport è una persona alla continua ricerca di visibilità e pubblicare una chat privata – qualunque siano i contenuti – non è che un gesto meschino per arrivare al suo fine.