Nella notte, complici le assenze di Kristaps Porzingis (riposo), Maxi Kleber (problema alla gamba sinistra) e Willie Cauley-Stein (protocolli sanitari), il nostro Nicolò Melli ha fatto il suo ingresso nel quintetto base dei Dallas Mavericks.
Coach Rick Carlisle ha infatti voluto testare il reggiano, osservando il suo portamento con un carico di minuti importante (28). Melli non ha esitato e ha colto l’occasione al volo per mostrare quanto di positivo possa fare per i texani: 10 punti (con un immacolato 4/4 dal campo e un 1/1 ai liberi), 8 rimbalzi (di cui 2 offensivi) e 3 assist, il tutto senza perdere alcun pallone e apportando un discreto contributo difensivo. Prestazione resa ancora più dolce dalla vittoria sui Washington Wizards (privi di Bradley Beal e Rui Hachimura).
Niente di particolarmente eccezionale, ma a Melli non si chiede di certo la luna. L’importante è stato farsi trovare pronti quando chiamati in causa.
Dallas conduce praticamente per tutto il match, ma è solo nel quarto periodo che Doncic e soci riescono a staccare in modo netto i propri avversari, evitando così un finale combattuto e ricco di insidie. Successo importante per i texani, che in questo modo consolidano il proprio settimo posto ad Ovest.
Al momento Melli, nelle quattro partite finora disputate con la maglia dei Mavericks, ha totalizzato 4.8 punti, 3.3 ribalzi e 1.3 assist di media con il 66.7% dal campo (8/12) e il 50.0% dall’arco (2/4), il tutto in neanche 14 minuti a match. Cifre che risentono – positivamente – della prestazione odierna, con quest’ultima che dimostra come il buon Nico possa far parte delle rotazioni senza particolari problemi. Al momento si tratta di tutta un’altra vita rispetto a quanto visto sotto Stan Van Gundy.