Come annunciato da Vivek Ranadivé, proprietario dei Sacramento Kings, durante una diretta su Clubhouse nella giornata di lunedì ha annunciato che la franchigia californiana offrirà ai propri dipendenti, giocatori inclusi, la possibilità di ricevere parte del proprio stipendio (anche tutto, volendo) in bitcoin.
Il contratto collettivo della NBA (il CBA) afferma che le squadre devono pagare i propri giocatori con assegni o depositi diretti, quindi al momento non sarebbero previsti pagamenti con criptovalute.
I Kings, che sarebbero la prima franchigia “major” ad effettuare questa azione, non hanno ancora spiegato i dettagli del procedimento. Un esempio potrebbe essere quello dei Carolina Panthers nella NFL, i quali hanno recentemente cominciato a pagare Russell Okung indirizzando il suo salario ad una piattaforma chiamata “Strike” che converte i dollari in bitcoin (quindi tecnicamente la squadra lo paga senza infrangere il regolamento).