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Mercato NBA tra tagli, 10-day contract e two-way contract

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Il mercato NBA tecnicamente non chiude mai. Certo, la trade deadline pone il limite per effettuare gli scambi, ma le franchigie hanno ancora la facoltà di cambiare i propri roster attingendo dal pentolone dei free agent (come dimostrano, giusto per citare le più importanti, le firme di Aldridge e Griffin con i Nets e quella di Drummond con i Lakers). Ovviamente non è detto che una franchigia abbia dei posti liberi, quindi da un momento all’altro si può assistere al cosiddetto taglio di un giocatore.

Vediamo insieme le ultimissime novità per quanto riguarda tagli e firme di 10-day/two-way contract, gli accordi più in voga in questo momento della stagione.

  • I Golden State Warriors firmano Gary Payton II (il figlio di The Glove) con un 10-day contract. Il prodotto di Oregon State ha già accumulato 61 presenze in NBA tra Bucks, Lakers e Wizards, senza però mai trovare quello spazio necessario a farlo rimanere in pianta stabile nella massima lega.
  • Gli Orlando Magic hanno deciso di tagliare Khem Birch. Il centro canadese classe 1992 è al suo quarto anno nella lega e alla sua terza stagione con la franchigia della Florida: 5.3 punti, 5.1 rimbalzi e 1.1 assist di media, queste le cifre raccolte grazie alle 48 presenze stagionali (tutti career-high). Il prodotto di UNLV dovrebbe firmare con i Raptors, franchigia con cui avrebbe a disposizione un minutaggio maggiore.
  • I Denver Nuggets tagliano Greg Whittington e Gary Clark, mentre firmano Shaquille Harrison con un two-way contract. Se Whittington era stato assoldato dalla franchigia del Colorado tramite un two-way contract lo scorso novembre (solo 4 apparizioni e ad oggi risulata infortunato), Clark è invece approdato a Denver con la trade che ha portato al fianco di Jokic e soci Aaron Gordon (dopo il taglio dovrebbe ricevere l’interesse di squadre da playoff della Eastern Conference). Per quanto riguarda Harrison invece, la guardia prodotto di Tusla in questa stagione ha accumulato 17 presenze con gli Utah Jazz dal minutaggio estremamente limitato. Nei due anni precedenti ha invece totalizzato 116 presenze (di cui 21 da titolare) con i Chicago Bulls.
  • I Philadelphia 76ers hanno deciso di tagliare Ignas Brazdikis. Il giocatore aveva firmato un contratto pluriennale con i New York Knicks nel 2019 salvo poi essere scambiato alla trade deadline nella maxi trade che ha portato George Hill dai Thunder ai 76ers. Il classe ’99 lituano, selezionato con la 47° scelta assoluta al Draft del 2019, nell’arco dei suoi primi due anni in NBA ha accumulato appena 14 presenze (di cui 5 in questa stagione).
  • I Sacramento Kings firmano Damian Jones con un 10-day contract. Il centro classe ’95 in questa stagione ha giocato 14 partite con i Phoenix Suns (firmato a novembre, tagliato a febbraio) per poi accasarsi ai Los Angeles Lakers con un paio di 10-day contract (8 presenze, di cui 6 da titolare).


(fonti: Shams Charania e Adrian Wojnarowski)

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