NBA

John Wall: “Penso di essere ancora un All-Star, un giocatore di grande valore”

Lettura 1 Minuti

Come riportato dal Houston Chronicle, John Wall, nonostante abbia giocato per una delle peggiori squadre della lega e non sia apparso al top della forma (condizionato probabilmente dall’ambiente), è convinto di essere ancora un giocatore di valore e un potenziale All-Star. Così come pensa che la franchigia texana possa migliorare molto durante la prossima stagione.

“Leggo gli haters e i tifosi. Dicono che io non valgo nulla, o che la squadra non vale nulla. Sappiamo che questa non è la strada che avremmo voluto prendesse la stagione, ma abbiamo dovuto fronteggiare diversi infortuni. Siamo una squadra che sta affrontando una sorta di rebuilding, cercando i pezzi giusti per andare avanti. Ma ho molta fiducia in questo processo e so che l’anno prossimo andrà meglio.
Penso ancora di essere un’All-Star in questa lega, un giocatore di grande valore. Negli ultimi due anni è entrato molto talento nella lega e ci sono giocatori che erano talentuosi anche prima che mi infortunassi. Tuttavia, sento che quando sono sano posso giocarmela con i migliori”

Wall, che ha dovuto chiudere anzitempo la sua stagione a causa di un problema al tendine del ginocchio, quest’anno ha rivisto finalmente il campo dopo quasi due anni di assenza forzata per via di vari infortuni di un certo peso. Un rientro che lo ha visto cambiare inaspettatamente aria (spedito via trade da Washington a Houston) e provare a tornare sui livelli visti fino al 2019.

Il prodotto di Kentucky ha sicuramente faticato, condizionato anche da un ambiente particolare (poca motivazione e roster completamente stravolto), ma alla fine possiamo dire che in qualche modo è riuscito a costruire qualcosa di positivo. Il tutto nell’ombra, visto che l’unica copertura mediatica ottenuta dalla franchigia texana in questa stagione, almeno dal suo arrivo, è stata in occasione dell’incredibile striscia di 20 sconfitte consecutive. Anche Christian Wood per dire, tra i favoriti al premio di Most Improved Player of the Year, ad un certo punto non è più stato calcolato.

L’ex Wizards, riassumendo a livello numerico, in questa stagione ha disputato 40 partite, firmando 20.6 punti, 3.2 rimbalzi, 6.9 assist e 1.1 rubate di media con il 40.4% dal campo (career-low) e il 31.7% dall’arco.

Articoli collegati
Focus NBA

Il Ballo dei Debuttanti: il verdetto

Lettura 3 Minuti
Se la NBA ha già comunicato da qualche giorno le sue decisioni in merito ai riconoscimenti riservati alle matricole, oggi è il…
Focus NBA

IL Ballo dei Debuttanti

Lettura 4 Minuti
Penultimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle matricole. Andiamo a verificare l’andamento delle giovani speranze nell’ultimo mese di Regular Season. IL…
Focus NBA

L'ora di Scary Gary

Lettura 2 Minuti
La NBA si contraddistingue da sempre per le mosse di mercato che vengono operate dai vari front office. Le trade che vengono…