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I 76ers conquistano l’Est, 32 minuti per Mannion nel successo dei Warriors

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A due giorni dalla conclusione della regular season arriva il primo verdetto riguardo l’alta classifica: grazie al larghissimo successo maturato contro i Magic infatti, i Philadelphia 76ers hanno ufficialmente conquistato il trono della Eastern Conference. La franchigia della Pennsylvania torna così a vantare il seed n°1 ad Est per la prima volta dalla stagione 2000-2001, quando c’era un certo Allen Iverson.
Philadelphia ha giocato una grande stagione regolare e ha le carte in regola per fare bene anche nei playoff, tuttavia Embiid e soci ad oggi non vengono dati come i favoriti per arrivare alle Finals: sia Brooklyn che Milwaukee infatti, rispettivamente seconda e terza nella conference, vengono viste come le squadre da battere, in particolar modo i Nets dei Big Three. Come sappiamo però la postseason può regalare grandi sorprese, quindi staremo a vedere cosa accadrà.


Per avere invece il verdetto sul terzo posto ad Ovest dovremmo aspettare la nottata tra domenica e lunedì. Nell’ultima giornata infatti la vittoria dei Nuggets contro i Pistons e la clamorosa sconfitta dei Clippers contro i Rockets hanno posto le due squadre sullo stesso piano: il record infatti è il medesimo (47-24) e solo con l’ultima partita stagionale verrà definito l’ordine della parte alta della Western Conference. Ad oggi Denver è davanti ai losangelini per gli scontri diretti favorevoli, quindi se entrambe le squadre dovessero vincere domenica la classifica vedrebbe i Nuggets terzi e i Clippers quarti. Per la franchigia del Colorado l’impegno è piuttosto ostico, visto che dovranno fare visita ai Blazers, mentre Leonard e soci dovranno affrontare i Thunder.
Attenzione però, perché le voci complottiste affermano che i Clippers starebbero provando a giocare d’astuzia e ad evitare quindi il rischio di dover affrontare i Lakers al primo turno. I gialloviola infatti non possono arrivare quinti e bisognerà capire come andrà il testa a testa con Portland, attualmente detentrice del sesto seeed. Fatto sta che la squadra di coach Lue dovrebbe perdere anche contro OKC, franchigia che ha tutto meno che l’interesse di vincere in ottica della prossima lottery.


Notte appena trascorsa che ci regala anche un Nico Mannion in campo per ben 32 minuti. I Warriors infatti in vista dello scontro diretto di domenica contro Memphis per l’ottavo posto ad Ovest hanno deciso di far riposare Curry, Green e Wiggins, dando quindi molto spazio alle seconde linee. Il senese classe 2001 parte dalla panchina, ma alla fine gioca un alto minutaggio, contribuendo al successo di Golden State con 11 punti (3/12 dal campo, 2/6 dall’arco), 8 rimbalzi e 7 assist, due dei quali provenienti da spettacolari passaggi dietro la schiena. Ad oggi non sembra poter essere considerato come uno degli elementi della second unit che sarà presente nelle rotazioni in caso di partecipazione ai playoff (ricordiamo che i Warriors devono passare per il play-in), ma ogni occasione è buona per mettere in mostra le proprie doti, in vista soprattutto della prossima stagione.

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