A livello puramente statistico probabilmente il premio sarebbe andato a qualcun altro, ma se si unisce la crescita numerica a quella della leadership e si tiene anche conto dello sviluppo generale del gioco e dei risultati ottenuti, allora il vincitore non poteva essere Julius Randle.
La star dei New York Knicks è stato quindi giudicato quasi all’unanimità (98 voti su 100) il giocatore che si è migliorato di più rispetto alla scorsa stagione. L’ex Lakers ha chiuso la sua regular season con 24.1 punti, 10.2 rimbalzi e 6.0 assist di media, tirando con il 45.6% dal campo e il 41.1% dall’arco (su 5.5 tentativi): cifre che, ad esclusione della percentuale complessiva al tiro, rappresentano tutti career-high. Randle diventa così il secondo giocatore della storia della NBA, dopo Larry Bird, a chiudere una stagione con 20+ punti, 10+ rimbalzi e 5+ assist di media con almeno il 40% dall’arco.
Al secondo posto della classifica troviamo Jerami Grant, che si è accaparrato gli altri due voti per il primo posto, mentre il terzo gradino del podio è andato a Michael Porter Jr.