Come riportato da Scott Kushner del Times-Picayune, durante la regular season ci sarebbero stati diversi momenti di tensione nello spogliatoio dei New Orleans Pelicans, ed in particolare tra i giocatori e coach Stan Van Gundy.
Arrivato la posto di Alvin Gentry, Van Gundy avrebbe dovuto dare una svolta a livello difensivo e portare così la franchigia ai playoff, o quantomeno – come obiettivo minimo – al play-in. Il 61enne però sembra aver fallito su tutta la linea, visto che la franchigia è stata tra le peggiori difese e ha chiuso la propria stagione all’undicesimo posto ad Ovest con un record di 31 vittorie e 41 sconfitte (e il roster non era così male). Tra l’altro il suo modo di impostare il gioco della squadra ha creato non pochi problemi ad alcuni giocatori, su tutti Nicolò Melli e J.J. Redick, i quali hanno lasciato la franchigia richiedendo una trade (entrambi sono finiti ai Dallas Mavericks, con cui stanno disputando il primo round dei playoff). Non dimentichiamoci poi della telenovela riguardante Lonzo Ball: nonostante il buon rapporto con i compagni di squadra e le buone cifre registrate, il prodotto di UCLA è stato costantemente al centro di voci di mercato che lo vogliono lontano da NOLA. Tra l’altro quest’estate sarà free agent e la sua volontà sarebbe di quella di rimanere, nonostante il padre LaVar sia tutt’altro che soddisfatto del suo utilizzo da parte di coach Van Gundy.
Spaccatura all’interno della franchigia che è stata riportata anche da Sam Amick del The Athletic, il quale ha affermato che i giocatori non condividerebbero la gestione da parte dell’allenatore.
Resta da capire come la società vorrà affrontare la questione, visto che l’ex head coach di Heat, Magic e Pistons ha firmato un contratto quadriennale. Un buon intervento sul mercato estivo basterà a calmare gli animi?