La scorsa notte non si è salvato nessuno. In ognuna delle tra partite disputate infatti, c’è stato un episodio che ha portato all’espulsione di almeno un tifoso. Si parte da Philadelphia-Washington, con il fan che ha gettato dei popcorn addosso a Russell Westbrook, si prosegue con New York-Atlanta, dove un fan ha sputato a Trae Young, e si chiude con Utah-Memphis, dove tre tifosi si sono avventurati in un pesante scontro verbale con la famiglia di Ja Morant.
Espulso e bannato il primo, espulso e bannato il secondo, espulsi e bannati gli altri tre. Insomma, la lega nelle ultime 24 ore ha assistito ad una vera e propria pioggia di ban.
L’ultimo episodio in ordine cronologico è avvenuto a Salt Lake City durante il secondo atto della serie tra Jazz e Grizzlies, con i padroni di casa che hanno pareggiato il conto. Tre tifosi hanno infatti rivolto commenti volgari e razzisti nei confronti dei familiari di Ja Morant. Il tutto sarebbe accaduto, come raccontato ad ESPN da Tee Morant, padre della star di Memphis, in tre momenti diversi, con la sicurezza del palazzetto che è intervenuta in ognuno dei casi con prontezza.
Sebbene, per stessa ammissione del padre di Ja, anche i familiari stessero facendo del tifo spinto a livello verbale, gli insulti che hanno ricevuto vanno decisamente oltre il limite, cadendo così nel mero disprezzo della persona. Uno dei tifosi avrebbe addirittura riservato commenti esplicitamente sessuali verso la madre di Morant.
Tee Morant, che ha affermato di esser stato piacevolmente soddisfatto dalla risposta dello staff dell’arena e della sua organizzazione, è noto per incitare a gran voce il figlio durante le partite e spesso nelle trasferte si ritrova ad ingaggiare degli innocenti e sani scambi di trash talking con i tifosi avversari (così come è accaduto la scorsa notte).
Dopo aver investigato a fondo, la franchigia tramite una nota ufficiale si è scusata con le persone coinvolte e ha deciso di bannare i tre tifosi a tempo indeterminato dall’EnergySolutions Arena.
A proposito di Jazz e tifosi bannati, qualche ora fa un giudice dello Utah ha respinto la richiesta di risarcimento pari a 100 milioni di dollari richiesta dai due tifosi della franchigia di Salt Lake City nei confronti di Russell Westbrook. Nel marzo del 2019 infatti i protagonisti della vicenda erano stati successivamente bannati dalle partite casalinghe della squadra dopo aver rifilato all’allora giocatore dei Thunder degli insulti razzisti.
Il protagonista principale della vicenda, l’ex militare Shane Keisel, avrebbe anche perso il suo lavoro e l’opportunità di partecipare ad un corso di formazione per piloti, oltre ad aver ricevuto minacce di morte.