Nella notte sono due le serie della Eastern Conference andate in scena: i Milwaukee Bucks hanno chiuso i conti con i Miami Heat completando lo sweep, mentre i Philadelphia 76ers si sono portati agevolmente sul 3-0 contro i Washington Wizards.
I Bucks fanno 4-0
Miami ci ha provato fino alla fine, ma la differenza con Milwaukee è troppa: i Bucks completano la loro vendetta e chiudono la serie con il minimo numero di partite richiesto. Uno sweep che, nonostante Giannis e soci fossero nettamente favoriti, all’alba dello scontro tra le due franchigie non era così pronosticabile. Tuttavia, gli Heat si sono letteralmente sciolti rispetto all’anno scorso, non riuscendo a trovare alcuna contromisura alle iniziative dei propri avversari.
Una gara-4 che comunque ha regalato spettacolo, con la franchigia della Florida che ha provato in tutti i modi ad evitare il 4-0 dando tutto quello che aveva da dare. Milwaukee parte a marce basse, così i padroni di casa ne approfittano per issarsi in testa al match, toccando anche la doppia cifra di vantaggio e arrivando all’intervallo lungo sul +7. Nella ripresa arriva però la reazione degli ospiti, che cominciano a fare sul serio: i Bucks macinano gioco in attacco, mentre gli Heat calano con il passare dei minuti, così gli uomini di coach Budenholzer si prendono le redini della partita nella terza frazione e vanno in fuga all’inizio della quarta. A Butler e soci non è consentita alcuna replica, anche perché mancano le energie e le giocate che potrebbero rimettere in pista la franchigia.
Antetokounmpo chiude con la terza tripla-doppia nella storia dei Bucks durante la postseason (20 punti, 12 rimbalzi e 15 assist), Lopez e Middleton combinano per 45 punti, e infine dalla panchina Forbes e Portis contribuiscono con 35 punti in due. Milwaukee chiude una serie che, se escludiamo gara-1, ha semplicemente dominato, dimostrando un grande livello su ambo le metà campo (e senza sforzarsi troppo).
Dall’altro invece troviamo una Miami che è solo lontana parente di quella della bolla di Orlando. Una squadra apparsa stanca, priva di vitalità e soprattutto in confusione. Butler e Herro completano un’altra serata da incubo (9/28 al tiro in due), Robinson inesistente, mentre Adebayo e Nunn sono gli unici a salvare la pelle, quantomeno nel quarto atto della serie (20 punti e 14 rimbalzi per il primo, 18 punti per il secondo). Sulla sufficienza Dragic e Iguodala.
Heat che sono stati spazzati via con troppa semplicità, e la domanda sorge spontanea: cosa è mancato ai ragazzi di coach Spoelstra? Diciamo che sicuramente due fattori hanno inciso: la mancanza di una vera seconda stella all’interno del roster (sarebbe stato interessante vedere il contributo di Oladipo), e un reparto lunghi troppo sguarnito (i Bucks hanno semplicemente dominato sotto le plance).
Philadelphia ad un passo dallo sweep
Sfoderando un’ottima prestazione balistica (58.6% dal campo, 51.5% dall’arco), i 76ers rispettano i pronostici conquistando senza difficoltà anche gara-3 e portandosi ad una sola vittoria di distanza dallo sweep. Philadelphia approfitta infatti degli enormi spazi lasciati dalla difesa dei capitolini per prendere fin da subito il controllo della partita, chiudendo la prima metà di gioco sul +14 e dilagando nelle due frazioni finali. Risulta troppo evidente la differenza tra le due squadre, con Washington che appare timidamente praticamente solo quando gli avversari abbassano la guardia.
Tutto il quintetto titolare dei 76ers va in doppia cifra, ed ogni singolo elemento tira con almeno il 50% dal campo e il 50% dall’arco: Embiid ne firma 36 con un clamoroso 14/18 al tiro, Harris ne scrive 20, Green e Curry ne aggiungo 15 a testa e Simmons sul proprio referto segna 14 cucuzze. Il contributo della panchina non è valutabile, visto che alla fine la differenza viene fatta solo dallo starting five (autore di 100 dei 132 punti finali). Unici nei sono le palle perse (15) e i troppi rimbalzi offensivi concessi (13).
Dal canto loro i Wizards hanno poco da raccontare. Come già affermato, la differenza con Philadelphia è notevole ed è emersa tutta ancora una volta, risultando più evidente in una serata in cui Washington ha tirato sotto il 40% dal campo e sotto il 23% dall’arco. Westbrook chiude con la solita tripla-doppia (26 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) e Beal fattura 25 punti, per il resto l’unico a mettersi in mostra positivamente è Gafford in uscita dalla panchina, autore di 16 punti e 6 rimbalzi (di cui 5 offensivi). I pronostici vedevano i capitolini soccombere senza alcuna speranza, ed infatti questa è la piega che ha preso la serie: lunedì potrebbe esserci l’ultimo atto.