Fin da subito abbiamo chiarito che nessuna provocazione (quantomeno non coincidente con comportamenti violenti) può essere utilizzata come giustificazione per lo stupido gesto effettuato dal tifoso dei Celtics la scorsa notte.
Il fatto che Kyrie Irving, che di certo non è nuovo a comportamenti discutibili, abbia calpestato volontariamente il logo raffigurante il leprecauno dei Celtics a metà campo, volendosi come pulire le scarpe, ha sicuramente offeso società e tifosi biancoverdi. Dopotutto è come se avesse non solo sputato nel piatto dove aveva mangiato, ma anche oltraggiato tutti quei giocatori che per quel simbolo avevano dato tutto.
Lo ripetiamo, è un gesto che non rappresenta alcuna scusante per il lancio della bottiglietta nei suoi confronti (sempre che sia scaturito per quel motivo), ma è anche un qualcosa che non può passare così in secondo piano nelle discussioni riguardanti la NBA, visto che in apparenza sembra che solo i tifosi dei Celtics (e neanche tutti) siano toccati dalla vicenda.
Non a caso sulla vicenda è intervenuto Kevin Garnett, che tramite una storia di Instagram ha condannato l’azione di Irving e ha sostanzialmente cercato di richiamare l’attenzione sul fatto.
“Quindi nessuno dirà niente sul fatto che Kyrie ha calpestato “Lucky” (nome del leprecauno simbolo e mascotte dei Celtics)? Ci comporteremo come se nessuno avesse visto niente? Che cazzo sta succedendo… Non si può fare una cosa del genere. Non c’è niente di figo sotto tutti i punti di vista. Tutti noi dobbiamo essere davvero migliori”
Queste le affermazioni di Garnett, che poi ha chiuso la sua storia augurando ai suoi follower un felice Memorial Day (giorno in cui negli USA si commemorano i soldati americani caduti in tutte le guerre).
La NBA non vieta comportamenti simili, quindi non ci si può aspettare una multa da parte della lega, ma si può sicuramente cercare di classificare oggettivamente un fatto che contiene solo grande mancanza di rispetto e provocazione, escludendo che possa essere solo una “goliardata” o facendo finta che sia una cosa di poco conto che non dovrebbe genare alcuna reazione.