Focus NBA

Victor Oladipo: il grande assente

Lettura 4 Minuti

I campioni della Eastern abdicano! Questo il primo verdetto dei playoff 2021.

Milwaukee si è presa la più convincente delle rivincite, battendo Miami con un perentorio 4-0 al primo turno dopo la lezione subita nella postseason dello scorso anno. Una serie senza storia, dominata dalla squadra di Mike Budenholzer e Giannis Antetokounmpo, nella quale agli Heat è mancato il solito apporto di Jimmy Butler e Bam Adebayo, mentre Tyler Herro non ha saputo confermare le strabilianti prove dei playoff della bolla. Impossibile competere a questi livelli se le due superstar della squadra non sono al loro livello abituale.

Il canestro decisivo di Middleton in gara 1, la partita che ha incanalato la Serie a favore dei Bucks

Ma non solo, sul bilancio di Miami ha pesato anche l’assenza di un giocatore che era stato portato in Florida per incidere proprio nella corsa al titolo, un giocatore che doveva rappresentare il rinforzo decisivo per compiere l’ultimo passo e migliorare, se possibile, quanto ottenuto lo scorso anno: Victor Oladipo.

Se ci fermiamo a pensare al giocatore che in questi anni è stato il bersaglio preferito della sfortuna, è molto facile che la nostra mente si metta a ricostruire la sagoma e le sembianze di Victor. Pochi giocatori, infatti, hanno dovuto affrontare tante traversie come Dipo.

La cessione doveva rappresentare l’occasione per il riscatto, la possibilità di competere per il titolo NBA. Invece, dopo solo quattro partite la sua avventura in Florida si è arrestata, con l’ex Pacers che ha zoppicato sconsolato fuori dal campo a sei minuti dalla fine della gara con i Lakers dello scorso 8 aprile. A Miami hanno innalzato un muro mediatico che farebbe impallidire anche la celebre “Cortina di Ferro” di “churchelliana” memoria. Le sole dichiarazioni di Erik Spoelstra sono sembrate più di circostanza.
Appena gli Heat hanno avuto la certezza della qualificazione diretta ai playoff, è arrivata la doccia fredda: operazione al tendine rotuleo destro e stagione terminata. Un altro colpo durissimo per Victor, come se nella sua carriera non avesse dovuto sopportarne abbastanza.

Il momento in cui è terminata la stagione di “Dipo”

Se i primi anni di Orlando erano stati contraddistinti da tante incognite tecniche, appena lasciata la Florida Oladipo era riuscito a ripartire allentando quella pressione che accompagna una seconda scelta assoluta (Draft 2013). Il passaggio da Orlando a Oklahoma City aveva rappresentato il primo capitolo della sua rinascita, ma è stato il ritorno nel “suo” Indiana (Oladipo è stato un All American con gli Hoosiers di Indiana University, ndr) a elevarlo allo status di stella della lega. Il primo anno in maglia gialloblu sembrava il preludio a una carriera da superstar: 23 punti e oltre 4 assist di media, la convocazione per l’All-Star Game, il premio di Most Improved Player of the Year, la nomina nel primo quintetto “All Defense”.
Alla vigilia della stagione 2018/19 negli ambienti NBA si scommetteva sulla sua definitiva esplosione, sul ricco rinnovo e su quale squadra ne avrebbe fatto il giocatore di riferimento. Invece, quel campionato è stato l’inizio dell’incubo: già a novembre un infortunio al ginocchio lo aveva costretto a saltare 11 partite, poi il 23 gennaio 2019, solo pochi giorni dopo aver deciso un’infuocata partita contro Boston (tripla decisiva allo scadere), la malasorte si palesava nella forma della rottura del tendine rotuleo. Un infortunio gravissimo che, di fatto, aveva significato la fine del campionato e una lunga riabilitazione.

Dopo la parentesi dello scorso campionato (19 partite giocate), il 2021 avrebbe dovuto rappresentare l’anno del definitivo rilancio, quello del ritorno all’azione dopo oltre 365 giorni di assenza fugando ogni dubbio sul pieno recupero fisico in vista della free agency della prossima estate. Anche se con alcune limitazioni (nessun back-to-back, per esempio), Victor ha iniziato il campionato in modo convincente (20 punti, quasi 6 rimbalzi e 4 assist di media), mettendosi al servizio del nuovo coach Nate Bjorkgren e cercando una miglior coabitazione con Malcolm Brogdon e Domantas Sabonis, i due nuovi leader dei Pacers.
A gennaio, tuttavia, i Pacers hanno deciso di separarsi da Dipo. Una scelta forse sorprendente, ma la paura di dover affrontare una lunga trattativa per il rinnovo e, quasi sicuramente, vederlo partire senza contropartita verso lidi più stimolanti di Indianapolis, hanno fatto propendere per la cessione a Houston.

Un matrimonio, quello con i texani, breve ma intenso, considerando quante volte il suo nome è comparso nelle indiscrezioni di mercato. I Rockets avevano provato a confermarlo, sottoponendogli un rinnovo biennale, ma se erano poco stimolanti i Pacers, figuriamoci i derelitti Rockets (capaci di 20 sconfitte consecutive in questo campionato…) in pieno rebuilding.
Non è stata quindi una sorpresa leggere della sua cessione a Miami, anche perché la squadra di Pat Riley era già emersa come la principale inseguitrice di Victor nella brevissima offseason, nonché come la più probabile scelta dell’ex Hoosier nella prossima sessione di free agency.

Dopo tanta sfortuna, ecco l’occasione in una squadra di vertice. Un’operazione che aveva accolto il favore di tutti gli addetti ai lavori, concordi nel riconoscere alla dirigenza degli Heat di aver migliorato un roster già molto qualitativo. Nei finali di partita, Erik Spoelstra avrebbe potuto schierare un quintetto dall’altissimo numero di ottani, con Goran Dragic a dirigere, Tyler Herro e Oladipo come esterni, Jimmy Butler come “finto 4” e Bam Adebayo come centro. Una line-up difficile da limitare per le difese avversarie: cinque giocatori molto dotati offensivamente, capaci sia di creare dal palleggio che di appostarsi per il tiro in sospensione, e tutti molto altruisti. Sembrava quindi tutto pronto per dare l‘assalto alla Eastern Conference e respingere gli attacchi alla loro leadership da parte di Milwaukee, Philadelphia e Brooklyn.

Miami riuscirà mai a vedere assieme Dipo, Jimmy e Bam?

Invece, nulla di tutto ciò si è potuto concretizzare, visti l’infortunio e l’operazione che hanno costretto Dipo ad una lunga riabilitazione.

Chissà cosa riserverà il futuro all’ex Hoosier, se Miami deciderà di confermalo questa estate per provare a realizzare le fantasie di Pat Riley e di coach Spoelstra o se invece verrà considerata una scommessa persa da lasciare libera sul mercato. Per il momento, l’unica certezza è l’assenza dai campi gioco per molti mesi (si pensa tutto il prossimo campionato).

Articoli collegati
Focus NBA

Il Ballo dei Debuttanti: il verdetto

Lettura 3 Minuti
Se la NBA ha già comunicato da qualche giorno le sue decisioni in merito ai riconoscimenti riservati alle matricole, oggi è il…
Focus NCAA

Un anno sui banchi di scuola

Lettura 6 Minuti
E’ passato quasi un mese dalla sirena che ha chiuso la Final Four di New Orleans, quindi è arrivato il tempo di…
Focus NBA

IL Ballo dei Debuttanti

Lettura 4 Minuti
Penultimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle matricole. Andiamo a verificare l’andamento delle giovani speranze nell’ultimo mese di Regular Season. IL…