NBA Recap

Washington evita lo sweep, i Jazz salgono 3-1

Lettura 3 Minuti

Sono solo due le partite dei playoff 2021 andate in scena nella notte italiana: da un lato i 76ers hanno portato a casa gara-4 ed evitato così lo sweep, dall’altro i Jazz riescono a portarsi sul 3-1.


Washington evita lo sweep

Se Embiid non fosse uscito dalla partita alla fine del primo periodo (dolore al ginocchio destro dopo una caduta durante un tentativo di attacco al ferro), molto probabilmente i 76ers avrebbero chiuso la serie senza problemi. Con i se però non si va da nessuna parte e in concreto è stata una grintosa Washington a portarsi a casa gara-4, evitando così lo sweep. Una vittoria che arriva fondamentalmente grazie ad una serie di fattori favorevoli: la sopracitata assenza di Embiid, le percentuali al tiro decisamente sottotono di Philadelphia (41.7% complessivo e 31.6% dall’arco) e una discreta precisione dall’arco per Washington. I capitolini si prendono. Dopo una prima metà di gara molto combattuta, i capitolini provano a prendere l’iniziativa, ma il match si decide solo in un combattutissimo finale: i 76ers non riescono ad incidere e Hachimura con un paio di giocate fa volare i compagni sui due possessi di vantaggio.

Westbrook tira 3/19 dal campo ma chiude con un’incredibile tripla-doppia da 19 punti, 21 rimbalzi e 14 assist (career-high ai playoff; si tratta solo della seconda point guard di sempre a totalizzare 20+ rimbalzi in un match della postseason), Beal aggiunge 27 punti e Bertans ne firma altri 15, ma i veri protagonisti sono sostanzialmente Hachimura e Gafford: la coppia di lunghi dello starting five sfrutta infatti l’assenza di Embiid per dominare sotto le plance, con il primo che è autore di 20 punti e 13 rimbalzi, mentre il secondo chiude con 12 punti e 5 stoppate. Grandissimo, sempre in tema di big men, anche l’apporto di Lopez in uscita dalla panchina (16 punti, 5 rimbalzi, 2 stoppate, 8/11 al tiro).
Dall’altra parte invece, tra le fila dei 76ers si salvano solo alcuni uomini in uscita dalla panchina (Maxey e Hill) e in parte Curry e Simmons, con quest’ultimo però che sta facendo molta difficoltà dalla lunetta (5/11 nella notte, 5/20 nella serie). Come accennato in apertura, Philadelphia patisce l’assenza della propria star, senza la quale le percentuali al tiro da tre crollano (l’attenzione riservata dalle difese avversarie ad Embiid consente ai compagni di prendersi tiri più aperti). Harris inoltre capita in una giornata no a livello balistico (8/24) e non riesce così a prendere per mano la squadra come fatto in altre occasioni. In generale gli uomini di coach Rivers si ritrovano per la prima volta a subire la fisicità dei propri avversari, concedendo troppo a livello difensivo.




Utah sale sul 3-1

Altra partita molto combattuta nella serie tra Jazz e Grizzlies. Prima metà di gara caratterizzata da un grande equilibrio, con la trama del match che è costituita da continua botta e risposta e il punteggio che si muove in maniera molto dinamica. Ad un minuto dall’intervallo lungo Utah prova un allungo sul +9, ma due canestri in fila di Morant permettono a Memphis di rimanere in scia sul -5. Ad inizio ripresa Mitchell e soci provano subito a rilanciare la propria azione arrivando sulla doppia cifra di vantaggio, ma ancora una volta i padroni di casa fanno buona guardia e riescono a tornare fino al -1. Nella seconda parte del terzo periodo gli ospiti provano a dare una seconda botta e questa volta la fuga va in porto: prima riportano il margine costantemente sui tre possessi, poi grazie alla tripla di Clarkson sulla sirena mettono 13 lunghezze di distanza. La partita però è tutt’altro che finita, con i Grizzlies che rosicchiano punti fin dai primi possessi dell’ultimo quarto riportandosi ad un solo possesso di distanza. I Jazz sono bravi a mantenere calma e controllo, affidandosi al tiro dall’arco per mettere la parola fine al match.

La franchigia di Salt Lake City tiene sostanzialmente le redini della partita nella proprie mani dall’inizio alla fine, portandosi a casa il punto del 3-1 senza faticare o forzare troppo (nonostante la agra sia stata comunque tirata). Ottima prova del solito Mitchell, che chiude con 30 punti e 8 assist, e in generale è tutto lo starting five a rendere in maniera proficua: 17 punti per Gobert (conditi da 8 rimbalzi e 2 stoppate), 13 per Bogdanovic, 11 per Conley (insieme a 7 assist) e 9 per O’Neal (con 9 rimbalzi). Dalla panchina invece ottimo il contributo di un Clarkson da 24 punti.
Dall’altro invece spiccano le prove di Morant (23 punti e 12 rimbalzi), Brooks e Jackson Jr. (21 punti a testa). Buone anche le performance di Valanciunas sotto le plance (14 punti e 12 rimbalzi) e di Melton in uscita dalla panchina (15 punti), mentre rimane piuttosto in ombra Anderson, almeno dal punto di vista offensivo. Memphis si gioca la partita a viso aperto, e possiamo anche dire che per diversi tratti del match se l’è giocata alla pari con i propri avversari, ma alla fine pesano molto i dettagli, soprattutto una percentuale dall’arco che non supera il 28.6% (a differenza dello stratosferico 50% dei Jazz).


Articoli collegati
Focus NBA

Il Ballo dei Debuttanti: il verdetto

Lettura 3 Minuti
Se la NBA ha già comunicato da qualche giorno le sue decisioni in merito ai riconoscimenti riservati alle matricole, oggi è il…
Focus NBA

IL Ballo dei Debuttanti

Lettura 4 Minuti
Penultimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle matricole. Andiamo a verificare l’andamento delle giovani speranze nell’ultimo mese di Regular Season. IL…
Focus NBA

L'ora di Scary Gary

Lettura 2 Minuti
La NBA si contraddistingue da sempre per le mosse di mercato che vengono operate dai vari front office. Le trade che vengono…