E’ una sola la partita dei playoff NBA andata in scena nella notte, quel sesto atto tra Mavericks e Clippers che poteva già decretare l’uscita di tutte le squadre losangeline dalla postseason. E Dallas ci è anche andata molto vicina a chiudere i conti sul 4-2, solo che dall’altra parte Kawhi Leonard non aveva tanta voglia di tornarsene a casa in anticipo: l’ex Raptors piazza 45 punti (pareggiato il proprio career-high ai playoff) a referto e salva i propri compagni e concede loro un’ultima possibilità per passare il turno.
Doncic e soci provano a prendere subito l’iniziativa nel primo periodo, ma i Clippers sono vigili e rimangono costantemente in scia dei propri avversari, arrivando a chiudere la prima frazione sotto solo di due lunghezze. I Mavericks rilanciano la propria azione in avvio di secondo quarto, arrivando fino al +9 (39-30) a quasi 6′ dalla pausa lunga. Ancora una volta però i losangelini sono bravi a non lasciar scappare i texani, così nel giro di tre giri d’orologio – sfruttando un calo offensivo degli avversari – recuperano tutto il divario e passano anche in vantaggio (40-41). In un finale di prima metà di gara punto a punto, è la truppa di coach Lue a presentarsi all’intervallo lungo con in mano le redini del match sul 48-45 grazie ad un paio di giocate di Leonard. Nella ripresa la trama della gara torna suoi passi: passano infatti pochi minuti e l’inerzia del match torna nelle mani di Dallas, la quale prova a dare un altro piccolo scossone portandosi sul +7 (67-60). I Clippers non ne vogliono sapere di affondare e, trascinati dal proprio #2, trovano un parziale di 11-0 che i riporta in testa alla sfida. Nel finale di terza frazione però i californiani commettono qualche errore di troppo, così sono i Mavericks a presentarsi all’ultimo periodo con un esiguo vantaggio (77-73). Il match è molto equilibrato fino a 3′ dalla sirena conclusiva, poi sale in cattedra Leonard: l’ex Raptors infila cinque punti di fila e porta i suoi sul +7 con 2’30” da giocare. Doncic prova a tamponare, ma un’altra tripla del prodotto di San Diego State allarga il divario sul +8 con meno di 2′ sul cronometro e il successivo errore dall’arco di Hardaway Jr. e il rimbalzo offensivo di George chiudono i conti.
Oltre al già citato super contributo di Leonard, in casa Clippers si evidenziano sia Reggie Jackson (25 punti, 9 rimbalzi, 4 assist) che Paul George (20 punti, 13 rimbalzi, 6 assist). Stecca invece Marcus Morris (1/10 al tiro), mentre Nicolas Batum incide più a livello difensivo che in fase offensiva. Sulla panchina non si può praticamente dire nulla, con Lue che da spazio alle seconde linee per appena 10′. Nel complesso i Clippers sono bravi a portare a casa una partita dove hanno tirato con il 29.4% dall’arco e perso 13 palloni, salvati dalle giocate della propria star e da qualche errore di troppo nei momenti chiave da parte dei propri avversari.
Dall’altra parte a lanciare Dallas c’è il solito Luka Doncic, autore di una prova da 29 punti, 8 rimbalzi, 11 assists e 4 rubate. Lo sloveno trova supporto nella mani di Hardaway Jr, firmatario di 23 punti, così come valido è il contributo di un Marjanovic alla seconda partita di fila da titolare (12 punti). Appena sufficienti le performance di Finney-Smith e Brunson, mentre Porzingis (7 punti, 5 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate) continua a non incidere a livello offensivo. Male Kleber in uscita dalla panchina (0 punti in 21′). I Mavericks sono andati vicino al colpaccio, ma la troppa discontinuità offensiva – soprattutto nell’ultimo periodo – è risultata fatale.