Due le partite dei playoff NBA 2021 andata in scena nella notte italiana, una per conference: da un lato Philadelphia si prende di forza il punto del pareggio con Atlanta, dall’altro invece Utah sorprende i Clippers e grazie ad uno strepitoso Mitchell sale sull’1-0.
I 76ers impattano di forza sull’1-1
Secondo atto tra 76ers e Hawks che vede un match decisamente altalenante. Philadelphia parte a razzo sul 20-4 e chiude la prima frazione sul +13 grazie ad un grande impatto offensivo, ma Atlanta nel secondo periodo riesce a tornare sotto sfruttando le performance piuttosto disastrose della second unit di coach Rivers: si va all’intervallo lungo con i padroni di casa sul +2. Nella ripresa i 76ers ritrovano l’inerzia del match e anche la doppia cifra di vantaggio, ma gli Hawks sono bravi a sfruttare le opportunità a propria disposizione per rimanere in scia. La zampata decisiva di Philadelphia arriva nell’ultima frazione: con un parziale di 13-2 nei primi due tre giri d’orologio infatti, Embiid e compagni trovano la fuga decisiva e si mettono in tasca il punto del pareggio.
Ottima la prova del centro camerunense, autore di 40 punti, 13 rimbalzi e 2 rubate, così come assolutamente valide sono le performance di Curry (21 punti), Harris (22 punti) e Milton (14 punti in 14′). Green fatica come scorer (5 punti) ma firma 8 assist e 2 rubate, discorso identico per un Simmons da 7 assist e 2 rubate (a condire 4 punti e 3 rimbalzi). In generale 76ers che sfruttano alla grande le valide percentuali al tiro (52.9% dal campo, 46.2% dall’arco).
Per gli Hawks a brillare è il duo in uscita dalla panchina composto da Gallinari e Huerter, con i due che firmano rispettivamente 21 e 20 punti. Young chiude con 21 punti e 11 assist, ma incide solo a tratti, così come un Bogdanovic da 14 punti in 41′. Collins in serata no (4/11 al tiro), mentre Capela è appena sufficiente (10 punti e 8 rimbalzi). Gli Hawks pagano soprattutto le 17 palle perse e una difesa poco solida per lunghi tratti della partita.
Mitchell stende i Clippers
Il primo atto delle Western Conference Semfinals tra Jazz e Clippers vede trionfare (a sorpresa?) la franchigia di Salt Lake City al termine di una partita molto combattuta. I losangelini iniziano forte, arrivando a doppiare gli avversari già nella prima frazione sul 24-12 per poi tenersi sulla doppia cifra di vantaggio nel secondo periodo: all’intervallo lungo, grazie ad una discreta solidità su ambo le metà campo (soprattutto nel tiro dall’arco), Leonard e soci conducono sul +13. Nella ripresa la musica cambia. Trascinata da un Mitchell devastante, Utah dimezza lo svantaggio fin dai primi possessi della terza frazione, riaprendo così la partita. I padroni crescono di intensità in difesa, con i Clippers che cominciano a perdere colpi, e grazie alla tripla di Clarkson arrivano all’alba degli ultimi 12′ di gioco in perfetta parità. Nell’ultimo periodo sono ancora i Jazz a tenere in mano l’inerzia del match, portandosi fino al +10 con 5′ da giocare. Mitchell e soci conducono sul +8 a 75″ dalla conclusione, ma la partita è tutt’altro che chiusa: Utah non riesce più a segnare in attacco, così la truppa di coach Lue riesce a rientrare sul -3 gestendo anche l’ultimo possesso. Morris dall’angolo sinistro prova ad infilare la tripla del pareggio, ma i tentacoli di Gobert ostruiscono il tiro e chiudono il match.
Clamorosa la prova di un Mitchell da 45 punti (di cui 34 nella sola ripresa), grande trascinatore dei Jazz in una serata che non era iniziata affatto bene. Validi i supporti di Bogdanovic e Clarkson, con 18 punti a testa, così come positivo si può considerare l’impatto di un Gobert autore di 10 punti, 12 rimbalzi e 2 stoppate. Se O’Neal è assolutamente sufficiente, Ingles incappa in una giornata no piuttosto pesante (3/12 al tiro). In generale i Jazz sono stati bravi a trovare una reazione e ad aumentare il proprio impatto soprattutto difensivamente.
Dall’altro lato Leonard chiude con 23 punti, ma ad incidere sono soprattutto Kennard (18 punti, 7/9 al tiro) e Zubac (11 punti, 6 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate) in uscita dalla panchina. Dalle seconde linee valido è anche il contributo di Rondo e Cousins, mentre George e Morris mettono in piedi un’impresa edile in attacco (8/31 al tiro in due, di cui 4/17 dall’arco) e faticano in difesa. Clippers che avevano iniziato bene il match, salvo poi perdersi progressivamente nella ripresa.