Sergio Scariolo ha da poco fatto il suo ritorno in Italia tramite la firma di un contratto triennale con la Virtus Bologna neo campione d’Italia e nel lasciare gli Stati Uniti ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa, tornando su un discorso ormai noto ed evidente a tutti: la mancanza di considerazione della NBA nei confronti degli allenatori europei.
“Aggiungi competenze al tuo bagaglio, fai esperienza, cresci, provi nuove emozioni. Però mi è chiaro che la NBA non è affatto disposta a scommettere su un allenatore europeo nel ruolo di head coach. Sembra che l’allenatore, il manager o il direttore sportivo europei abbiano un limite. C’è molto rispetto e considerazione, ma c’è anche un punto oltre il quale sembra che non sia più affare nostro”
Queste le parole che il 60enne bresciano ha rilasciato giorni fa a “Copa Malaga”, una radio spagnola. Discorso su cui è brevemente tornato anche durante la conferenza stampa di presentazione alla Virtus Bologna nella giornata di ieri, riferendosi soprattutto alla sua esperienza in Canada.
“Non è stato facile lasciare la NBA. Avevo ancora tre anni di contratto e a Toronto stavo bene, mi sentivo importante e avevo delle responsabilità. La mia famiglia rimarrà là.
Negli Stati Uniti viene data fiducia al talento europeo, ma solo fino ad un certo punto. E’ come se volessero conservare un certo potere, se volessero che si parlasse americano senza particolari accenti. La questione riguarda il ruolo da capo allenatore”
E’ evidente che ci sia un po’ di frustrazione nelle parole di Scariolo, che con la sua esperienza e con i risultati portati a casa sul campo avrebbe di certo meritato molta più considerazione riguardo la possibilità di diventare head coach di una franchigia NBA (ad oggi sono diversi i posti vacanti: Boston, Indiana, New Orleans, Portland, Washington, Orlando).
Nei suoi 33 anni di carriera da allenatore Scariolo, che quest’anno ha festeggiato la prima vittoria da capo allenatore in NBA (diventando il secondo italiano di sempre a raggiungere questo prestigioso traguardo), ha portato a casa un campionato italiano, due campionati spagnoli, due Copa del Rey, due Copa Andalucia, una Coppa di Russia, un anello NBA (da vice allenatore), tre ori e un bronzo agli Europei, un argento e un bronzo alle Olimpiadi, un oro ai Mondiali.