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Nerlens Noel fa causa al suo ex agente per danni pari a 58 milioni

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Come riportato da vari insider, Nerlens Noel ha fatto recentemente causa a Rich Paul, suo ex agente, e alla Klutch Sports, con l’accusa di avergli fatto perdere 58 milioni di dollari (in potenziali contratti).

I fatti risalirebbero al 2017, e più precisamente alla festa di compleanno di Ben Simmons, situazione nella quale Rich Paul avrebbe convinto Noel a lasciare il suo vecchio agente – Happy Walters – e ad unirsi alla Klutch Sports con la promessa di fargli firmare un contratto al massimo salariale vicino ai 100 milioni di dollari.
Paul avrebbe quindi di conseguenza portato Noel a rifiutare un’offerta quadriennale da 70 milioni proveniente dai Dallas Mavericks, con Mark Cuban che non ci ha pensato due volte a dimostrarsi indisponibile nell’avanzare accordi più ricchi (e ha anzi anche ritirato l’offerta precedente, rifiutata dal giocatore). Il prodotto di Kentucky si è alla fine ritrovato “costretto” ad accettare un qualyfing offer (annuale) da circa 4.2 milioni con la franchigia texana (con Paul che si sarebbe intascato il 4% della cifra), diventando free agent l’estate successiva.

Noel accusa Paul di averlo letteralmente abbandonato a se stesso durante la free agency del 2018, non avendogli né proposto una strategia né trovato una singola offerta. Il nativo di Malden, Massachusetts, si sarebbe infatti procurato da solo (dopo esser stato convinto da Russell Westbrook e Paul George) il contratto annuale al minimo salariale firmato successivamente con gli Oklahoma City Thunder.
L’estate successiva, quella del 2019, Noel ritorna nuovamente sul mercato ma anche in questo caso Paul non si fa vivo. Il classe 1994 si ritrova così nuovamente “costretto” ad accettare l’unico accordo possibile, ovvero un altro annuale al minimo salariale con OKC. Noel successivamente avrebbe scoperto che quell’estate coach Brett Brown e i Philadelphia 76ers avevano provato a mettersi in contatto con la Klutch Sports per avanzare un’offerta, ma Rich Paul si sarebbe rifiutato di intavolare una qualsiasi conversazione.

Si arriva infine alla scorsa estate, dove il lungo non riceve alcuna offerta nelle prime ore. Noel a quel punto accetta l’offerta annuale da 5 milioni avanzata dai New York Knicks (presentatagli da Paul), convinto che fosse l’unico accordo possibile. Qualche giorno dopo arriva l’ennesima brutta sorpresa: sia i Los Angeles Clippers che gli Houston Rockets avrebbero infatti provato a contattare il prodotto di Kentucky, ma Rich Paul si sarebbe nuovamente rifiutato di iniziare una qualsiasi trattativa.

Quella è la goccia che fa traboccare il vaso. Noel decide infatti di licenziare Paul e assume George Langberg come nuovo agente, il quale qualche settimana più tardi gli “procura” un triennale da circa 28 milioni con i Knicks (valido dalla stagione 2021-2022).


In tutto questo, il bello è che la scelta di Noel di fare causa a Paul e alla Klutch Sports è arrivata dopo che il suo ex agente aveva notificato alla NBPA (l’associazione dei giocatori) che il giocatore non gli avrebbe pagato commissioni per 200.000 dollari.

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