A differenza di quanto previsto per gli arbitri e la maggior parte dello staff delle franchigie, la NBA ha deciso di non imporre alcun obbligo vaccinale nei confronti dei giocatori. Tuttavia, come era ampiamente pronosticabile, la lega ha riservato dei protocolli particolari per i giocatori che non si faranno il vaccino.
Come riportato da Shams Charania, i giocatori che non si sono vaccinati (o che non hanno completato il ciclo completo) dovranno continuare a sottoporsi a dei test sia prima degli allenamenti e delle trasferte (ne basta uno negativo) che nel giorno delle partite (due tamponi negativi).
Ma non solo. Come riportato da ESPN infatti, i giocatori senza vaccino avranno un posto nello spogliatoio più distanziato rispetto ai compagni e durante i trasferimenti dovranno sedere in un’apposita zona del bus/aereo. Lo stesso vale per quanto riguarda gli spazi comuni per mangiare.
Riguardo invece alle quarantene, i giocatori non vaccinati che entrano in contatto con una persona positiva dovranno sottoporsi automaticamente ad un periodo di autoisolamento pari ad una settimana.
I protocolli non sono comunque definitivi e la NBA dovrà discuterne ancora con l’associazione dei giocatori.