Cinema

CIAK, SI TIRA – Space Jam

Lettura 3 Minuti

In occasione dell’uscita nelle sale italiane di Space Jam 2 (o meglio, Space Jam: New Legends), inauguriamo una nuova rubrica curata da Davide Tovani. “CIAK, SI TIRA” parlerà dell’incrocio tra pallacanestro e grande schermo, fornendo delle schede sui vari prodotti cinematografici che hanno messo al centro la palla a spicchi o personaggi legati ad essa.



  • Titolo originale: Space Jam
  • Anno: 1996
  • Paese: Stati Uniti
  • Durata: 88 minuti
  • Scritto da: Leo Benvenuti, Steve Rudnick, Timothy Harris, Herschel Weingrod
  • Regia: Joe Pytka
  • Cast: Michael Jordan, Bill Murray, Danny DeVito, Wayne Knight, Larry Bird, Charles Barkley, Larry Johnson,
    Patrick Ewing, Shawn Bradley, Muggsy Bogues

Cosa accade quando il destino dei celeberrimi Looney Tunes risiede nell’esito di una partita di pallacanestro da disputare contro una squadra di alieni provvisti di talento NBA? L’unica possibilità per gli storici personaggi è quella di reclutare nelle loro fila il più grande giocatore di tutti i tempi. Non fosse che questi si è ritirato per inseguire una nuova carriera nel baseball professionistico.

Inutile dire che il ritorno di Michael Jordan sul parquet non potrà essere evitato e non mancherà di aggiudicare la vittoria alla sua nuova, insolita squadra, tra divertenti gag, azioni improbabili e scommesse ammiccanti alle passioni extra-curriculari del (allora) tre volte campione.

Dopo aver raggiunto la vetta dell’NBA vincendo ogni possibile riconoscimento e aver tentato (inutilmente) di replicare lo stesso successo nella MLB, c’era un altro luogo per l’icona globale Jordan verso cui rivolgere l’attenzione: Hollywood.

Condividere il campo con gli amatissimi personaggi dei cartoni animati Warner Bros. si trattava dell’ultima frontiera per Michael Jordan, nonché la grande attrattiva del film che, con un cast stellare ma non troppo, punta alla dinamica e divertente interazione, sportiva e non, tra il numero 23 e i comici personaggi. Uno sforzo realizzativo non indifferente per l’epoca, dato che, nonostante l’utilizzo della tecnica mista per combinare attori in carne e ossa e animazione fosse già stata ampiamente esplorata (producendo pellicole di grande successo come Chi ha incastrato Roger Rabbit, Tron o Mary Poppins), si trattò di uno dei primi film basati sull’animazione digitale, facendo largo uso del green screen.

Sebbene la pellicola non abbia goduto di uno sfolgorante successo, per la stella dei Chicago Bulls l’esperienza si è senza dubbio rivelata più preziosa della breve incursione nel mondo del baseball, registrando ottimi incassi e raggiungendo lo status di cult tra i tifosi di pallacanestro. Ad ulteriore beneficio, il film ha fornito un ulteriore impulso all’espansione mondiale dell’immagine e del brand Jordan, cosa affatto scontata e difficilmente ottenibile in un’era senza social network e l’istantanea esposizione globale fornita dalla rete. Si trattò inoltre della prima volta che un atleta professionista non attivamente alla ricerca di una carriera cinematografica fosse al centro di una produzione di simile portata. E questo la dice lunga sulla grandezza e la risonanza che la figura di Michael Jordan aveva raggiunto in quegli anni.

La decisione di utilizzare i reali eventi biografici della vita del giocatore come premessa alla storia è sicuramente una scelta vincente, permettendo di mescolare realtà e finzione nel dipingere le ragioni del reale ritorno in campo dopo il ritiro nel 1993.

Il film gioca scherzosamente sulla fallimentare carriera di baseball di Jordan e, senza prendersi troppo sul serio, non ha paura di presentarlo come uno degli elementi che hanno motivato il campione NBA a riprendere la carriera cestistica.

I Looney Tunes non mancano di divertire con la loro consolidata comicità slapstick che coinvolge tutti i nuovi personaggi (reali e non) in un turbinio di sketch culminanti con la partita finale, in cui il futuro dell’intero paese immaginario (nonché di Jordan stesso) verrà deciso da improbabili azioni di gioco che hanno ben poco di una vera gara di pallacanestro, ma non falliscono nel consegnare uno spassoso intrattenimento dai toni dei cartoons del sabato mattina.

Non dimentichiamo infine come la produzione del film ci abbia regalato le storie di quelle battaglie tra stelle NBA tenutesi in quei giorni sul campo fatto costruire appositamente in loco per permettere a MJ di allenarsi durante le riprese e prepararsi al suo ritorno a una stagione NBA per intero. Il risultato di quegli allenamenti è ormai storia.



Piccola curiosità: il personaggio di Lola Bunny fa il suo esordio in questa pellicola, appositamente creata per l’occasione.

Articoli collegati
Cinema

CIAK, SI TIRA - Più in alto di tutti

Lettura 2 Minuti
Secondo episodio di “CIAK, SI TIRA”, rubrica curata da Davide Tovani che parla dell’incrocio tra pallacanestro e grande schermo, fornendo delle schede…