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John Wall, un anno senza scendere in campo?

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Si avvicina il via ufficiale della regular season 2021/2022 e i roster delle 30 franchigie NBA sono grosso modo completati. Dopo le più importanti mosse di mercato di inizio free agency rimangono solo alcune situazioni da risolvere, la più chiacchierata delle quali è sicuramente quella tra Ben Simmons e i Philadelphia 76ers.
Se ci spostiamo però più a sud, precisamente a Houston, un altro giocatore dall’indiscutibile talento attende di sapere più dal suo futuro: John Wall.

Se si vuole fare un paragone con la “questione Simmons”, in questo caso non ci sarebbe niente da risolvere tra le due parti: come già dichiarato dal reporter Shams Charania, Wall e i Rockets hanno mutualmente concordato per lavorare a una separazione, visto che la franchigia texana ha già avviato un nuovo ciclo con giovani promesse tra cui la seconda scelta Jalen Green e il ravvivato Kevin Porter Jr.
Nonostante la risoluzione del rapporto sia l’opzione migliore per tutti, non è così facile si verifichi e nemmeno in tempi brevi: le ultime indiscrezioni parlano infatti dell’impossibilità di una trade prima della fine della prossima stagione.


Possibili trade

Wall farebbe molto comodo a diverse contender sia come starter che come cambio in panchina, ma nessuno al momento vorrebbe accollarsi un contratto da 91.7 milioni di dollari fino al 2022-2023 (compresa una player option da 47.4 milioni). Senza dilungarci in problemi relativi al salary cap, basta sapere che l’unica ipotetica squadra che potrebbe prendere John Wall sono gli Oklahoma City Thunder, essendo in grado di generare sufficiente spazio salariale per firmarlo. Questa trade però costerebbe scelte al draft, e i Rockets non vogliono cedere scelte al primo giro per sbarazzarsi di Wall, considerando che ne hanno già cedute (e dovranno cederne ancora) ai Thunder dallo scambio per Russell Westbrook.
Più recentemente si è parlato di un possibile scambio coi 76ers in cui rientrerebbe il sopracitato Ben Simmons, in rottura con la franchigia, dove però Doc Rivers ripone ancora fiducia nel #25 australiano e spera fino all’ultimo di convincerlo a rimanere in squadra.


Buyout

Un’alternativa per lasciare definitivamente Houston sarebbe la via del buyout. Tuttavia, anche per questa opzione i Rockets non sarebbero disponibili a negoziare, e ciò dipende soprattutto da quanti milioni è disponibile a rinunciare Wall. Un esempio è rappresentato da ciò che è successo a Kemba Walker, che ha rinunciato a 20 milioni di dollari per liberarsi dai Thunder, recuperandoli poi quasi del tutto con il nuovo contratto coi New York Knicks: Wall dovrebbe rinunciare a una somma poco più alta, e questo potrebbe essere un punto di partenza nelle negoziazioni.
Purtroppo per il nativo di Raleigh sarebbe difficile firmare un contratto tale da recuperare il buyout, anzi: contender come Lakers, Clippers, Bucks, Nets o Sixers potrebbero offrire solo il contratto al minimo salariale per i veterani, pari a circa 2.6 milioni; altre invece hanno la mid level exception, difficoltà salariali e/o sono in regime di luxury tax.

La possibilità che si prospetta per Wall a questo punto sarebbe quella di restare a Houston senza scendere in campo per evitare infortuni, aspettare la trade deadline e sperare che nel frattempo il mercato sia cambiato. O al peggio aspettare la prossima offseason, quando a Wall saranno dovuti “solo” 47 milioni.


La speranza per un’altra chance

A meno che la situazione non si sblocchi prima, i fan dell’ex #2 dei Washington Wizards potrebbero quindi dover aspettare un altro anno per rivedere in campo il loro beniamino.
Ricordiamo che Wall è stato selezionato con la prima scelta assoluta del draft del 2010: giocatore dotato di uno straordinario atletismo e velocità, nei dieci anni passati tra le fila dei capitolini ha ottenuto diversi riconoscimenti, come la nomina per cinque anni di fila all’All-Star Game (dal 2014 al 2018), l’All-NBA Third team (2017) e l’All-Defensive Second Team (2015).
Spesso però ha subito infortuni gravi che hanno compromesso il reale valore del giocatore e condizionato i dubbi legittimi delle franchigie su un contratto così alto.

La speranza per John Wall e per i suoi fan è che in qualche maniera si possa risolvere questa situazione di stallo e che presto si torni ad ammirare un giocatore esplosivo e fenomenale ma sfortunato come pochi. Vederlo competere in una contender anche senza essere il protagonista sarebbe già un’ottima notizia.

John Wall throws down a 360 dunk against the Lakers | For The Win
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