Come riportato da vari insider, nelle scorse ore è arrivata un importante novità riguardo il rapporto tra Kyrie Irving e i Brooklyn Nets. Tramite le parole di coach Steve Nash è emerso infatti che la franchigia newyorkese ha deciso di non ledere i rapporti con il giocatore rispettando quindi la sua scelta di non vaccinarsi e accettando le conseguenze di tale situazione.
In sostanza quindi i Nets si preparano a giocare le proprie partite casalinghe senza Irving. Ricordiamo che il giocatore non può allenarsi nelle strutture della franchigia e giocare all’interno del Barclays Center per via del provvedimento della città di New York che vieta la presenza ad eventi di massa al chiuso alle persone non vaccinate. E va evidenziato inoltre che il buon Kyrie perderà 1/91.6 del proprio salario per ogni partita saltata (nel suo caso circa 381.000 dollari a botta).
Una decisione che sicuramente divide l’opinione di addetti ai lavori e tifosi. Se da un lato infatti la scelta di Brooklyn di non forzare Irving a farsi il vaccino può essere valutata positivamente (tralasciamo tutto il discorso relativo al buon esempio che una persona con il suo seguito dovrebbe dare), dall’altro lato ciò alla lunga può creare – per evidenti motivi – qualche spaccatura interna allo spogliatoio e mandare quindi a rotoli gli obiettivi della franchigia.
Sebbene il nativo di Melbourne ad oggi non abbia dimostrato alcuna volontà di fare un passo indietro e vaccinarsi, coach Nash ha comunque voluto chiarire che la situazione potrebbe cambiare in ogni istante.