Una partita insolita per il trend playoff WNBA di quest’anno: a differenza delle precedenti partite al cardiopalma, decise all’ultimo minuto, nella serata di domenica 10 ottobre al Footprint Center di Phoenix (AZ) le Chicago Sky si impongono sulle Mercury 91-77 dopo aver gestito un consistente vantaggio per tre quarti della partita.
Phoenix inizia forte con una tripla di Taurasi per battezzare il tabellino, ma Chicago non ci sta e risponde con Parker e Copper. E’ un inizio equilibrato con entrambe le formazioni che spingono sull’acceleratore, ma sono le Mercury a dare più gas e a stabilire un vantaggio di 5 punti sul finale del primo periodo.
Vandersloot e compagne non si fanno intimorire e puntano sulla freschezza delle loro “Finals rookies” (molte atlete di Chicago sono infatti alla loro prima finale) per ingranare la marcia, producendo un parziale di 17-0 da cui Phoenix tenterà di rientrare per tutto il resto della gara.
A 40 secondi dalla fine del secondo quarto Brittney Griner, con un tiro in allontanamento da centro area, rimette un po’ di benzina nel serbatoio della squadra dell’Arizona che rosicchia qualche punto e arriva sul -11. In conclusione della prima metà di gara, però, l’asse Stevens-Copper mette a segno un alley-oop con tiro in sospensione da manuale, mandando le squadre in spogliatoio per la pausa lunga sul 46-35 per le Sky.
Durante l’intervallo c’è stata la rassegna che ha onorato le 25 migliori giocatrici dei primi 25 anni della lega: a centro campo si sono schierate le leggende di ieri e di oggi, insignite della giacca ufficiale prodotta per l’occasione: coloro che simboleggiano l’ascesa del basket femminile e che ne rappresentano il futuro, le aspirazioni e le speranze. Si è trattato di un momento importante per tutto il movimento, che in queste atlete vede degli idoli e dei modelli da seguire, delle pioniere nel loro ruolo e, soprattutto, delle donne che hanno dimostrato che anche loro hanno diritto ad un posto tra i big del basket mondiale.
Le giocatrici insignite di questo riconoscimento sono: Seimone Augustus (Minnesota Linx), Sue Bird (Seattle Storms), Swin Cash (New York Liberty), Tamika Catchings (Indiana Fevers), Tina Charles (Washington Mystics), Cynthia Cooper (Huston Comets), Elena Delle Donne (Washington Mystics), Sylvia Fowles (Minnesota Linx), Yolanda Griffith (Sacramento Monarchs),
Brittney Griner (Phoenix Mercury), Becky Hammon (San Antonio Starts), Lauren Jackson (Seattle Storms), Lisa Leslie (LA Sparks), Angel McCoughtry (Las Vegas Aces), Maya Moore (Minnesota Linx), Nneka Ogwumike (LA Sparks), Candace Parker (Chicago Sky), Ticha Penicheiro (Sacramento Monarchs), Cappie Pondexter (LA Sparks), Katie Smith (Minnesota Linx/Detroit Shock), Breanna Stewart (Seattle Storms), Sheryl Swoopes (Huston Comets), Diana Taurasi (Phoenix Mercury), Tina Thompson (Huston Comets), Lindsay Whalen (Minnesota Linx).
Il terzo quarto vede un accenno di ripresa per le Mercury, ma Chicago dilaga e mantiene un solido vantaggio. Taurasi continua a sparare da 3, ma Copper (21 punti e 10 rimbalzi a fine gara) e Parker (16 punti e 8 rimbalzi) rispondono a tono, innescate da una Vandersloot (12 punti e 11 assist) che spinge in contropiede le giovani leve della squadra dell’Illinois e macina punti facili nel pitturato dove la difesa di Phoenix è un po’ disattenta. Sulla sirena del terzo quarto il tabellone recita 74-61 Chicago.
“Non siamo stanche, ci stanno facendo il culo”, così Diana Taurasi risponde ai giornalisti che speculano sulla prestazione calante della sua squadra. Complici anche gli infortuni di Sophie Cunningam (problema al polpaccio, potrebbe rientrare mercoledì) e Kia Nurse (rottura del crociato anteriore destro), la panchina di Sandy Brondello risulta accorciata e l’allenatrice
australiana delle Mercury deve fare i conti anche con la fatica e la stanchezza che derivano dall’aver portato a gara-5 la serie di semifinale.
Nel quarto periodo si è visto un ultimo slancio di Phoenix nel tentare di riacchiappare la partita, ma senza grandi risultati. Una collisione tra Parker, DeShields e Taurasi risulta in un fallo difensivo per Chicago e in un fallo tecnico per proteste per la n°3 in maglia Mercury, la quale è diventata famosa in carriera per il numero cospicuo di queste sanzioni.
Nonostante una buona percentuale ai liberi, le Mercury cadono 77-91, con Chicago che quindi sbanca Phoenix e si porta subito in vantaggio 1-0 nella serie.
Gara-2 avrà luogo questo mercoledì sempre in Arizona, con una serie (ricordiamo al meglio delle cinque partite) che è ancora decisamente aperta e che ci saprà regalare tanti bei momenti dal palcoscenico più importante del basket femminile.
Tabellini
- Chicago Sky: DeShields, Copper 21, Parker 16, Brown, Evans, Quigley 18, Vandersloot 12, Hebard, Stevens 10, Dolson 14, Ndour-Fall. Rimbalzi: Copper 10, Parker 8, Stevens 8. Assist: Vandersloot 11.
- Phoenix Mercury: Nurse NE, Vaughn 4, Walker, Taurasi 17, Diggins-Smith 15, Peddy 9, Cunningham NE, Smith, Hartley 5, Turner 7, Griner 20. Rimbalzi: Turner 9, Griner 6. Assist: Diggins-Smith 4.
Articolo a cura di Elena Orvieto