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E’ frattura tra i Nets e Kyrie Irving: “Sarà parte della squadra quando si vaccinerà”

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Come riportato da vari insider, i Brooklyn Nets hanno finalmente preso posizione riguardo la situazione di Kyrie Irving. La franchigia newyorkese, che qualche giorno fa aveva accettato il fatto di dover giocare le proprie partite casalinghe senza il play ex Cavaliers e Celtics, sceglie la linea dura ed esclude il nativo di Melbourne dalla squadra fino a quando non sarà idoneo a partecipare alle attività di gruppo secondo quanto disposto dalla legge di New York: in sostanza, fino a quando non si sarà vaccinato.

Una scelta che dividerà sicuramente il mondo cestistico, ma che appare piuttosto logica se ci si immedesima nei Nets. Non era infatti immaginabile poter continuare ad avere un giocatore – l’unico – perennemente lontano dallo spogliatoio e assente agli allenamenti di squadra facendo finta che ciò non potesse ledere l’unità e la concentrazione del gruppo.

“Visto l’evolvere della situazione e dopo un’attenta riflessione, abbiamo deciso che Kyrie Irving non giocherà e non si allenerà con la squadra fino a quando non sarà idoneo a partecipare a pieno titolo. Kyrie ha effettuato una scelta personale e noi rispettiamo il suo diritto individuale di scegliere. Al momento tale scelta limita la sua possibilità di essere un membro della squadra a tempo pieno, e noi non permettiamo a nessun membro della nostra squadra di partecipare con una disponibilità part-time. E’ imperativo che noi continuiamo a costruire una chimica di squadra e a rimanere fedeli ai nostri valori consolidati di unione e sacrificio. I nostri obiettivi stagionali non sono cambiati e per poterli raggiungere ogni membro della squadra deve spingere nella medesima direzione. Non vediamo l’ora che inizi la stagione e di portare a termine un percorso di successo che renda orgogliosa Brooklyn”

Questo il comunicato ufficiale rilasciato da Sean Marks, GM della franchigia. Come anticipato quindi, i Nets non vogliono fare sconti, neppure se il beneficiario dovesse essere un giocatore chiamato Kyrie Irving. Brooklyn ovviamente rispetta la scelta del giocatore (e non a caso non hanno imposto multe), ma è anche giusto che ponga al primo posto l’interesse collettivo.

Ora la palla passa al buon Kyrie, che ad oggi si trova escluso dalle attività di squadra e costretto a subire un taglio dello stipendio per ogni partita saltata a causa della mancata vaccinazione (circa 381.000 dollari a botta). Il prodotto di Duke, almeno quanto trapelato dal suo agente, se non dovesse più giocare per i Nets appenderebbe le scarpe al chiodo, per cui la scelta da fare appare evidente: vaccinarsi o ritirarsi.


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