Come riportato da vari insider, nelle giornata di ieri ci sono stati diversi contatti tra i Philadelphia 76ers e Rich Paul, agente di Ben Simmons, con la franchigia che ha cercato di smuovere la situazione per provare a far tornare a Philadelphia il play australiano.
Mossa andata a buon fine, visto che, come affermato da Adrian Wojnarowski, nelle scorse ore il prodotto di LSU ha fatto il suo ritorno in Pennsylvania per la prima volta dalla fine della scorsa stagione. Si tratta anche del primo contatto tra Simmons e i 76ers dallo scorso agosto, quando il nativo di Melbourne aveva affermato di non voler più giocare a Philadelphia e richiesto una trade.
La franchigia, come affermato da coach Doc Rivers, è ancora ferma sulle sue posizioni, ovvero crede che quello sia il posto giusto per Simmons nel lungo termine e vorrebbe che il giocatore tornasse in campo al più presto (ovvero superati i protocolli sanitari). Il problema, per i 76ers, è che anche il classe 1996 non sembra aver cambiato idea, anche se il solo fatto che abbia deciso di ritornare “alla base” potrebbe indicare che qualcosa si stia sbloccando.
Ricordiamo che Philadelphia ha deciso di trattenere parte dello stipendio del giocatore (8.25 milioni, ovvero la seconda rata del suo salario stagionale) e che il buon Ben potrebbe vedersi decurtare il proprio stipendio per ogni partita saltata.