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WNBA Finals: Phoenix trova il riscatto in gara-2, ma viene piallata nel terzo atto

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Le WNBA Finals si avvicinano sempre più alla propria conclusione. Nel giro di 48 ore abbiamo assistito a due match completamente diversi: la battaglia di gara-2 con cui le Mercury hanno impattato la serie e una gara-3 decisamente a senso unico dove le Sky si sono rimesse in testa sul 2-1.


Gara-2: le Mercury impattano la serie

Nella serata di mercoledì 13 ottobre, al Footprint center di Phoenix (AZ), le Mercury cercano la rivincita: scrollatesi di dosso una gara-1 poco convincente dal punto di vista difensivo, le ragazze di coach Brondello mirano a portare la serie sull’ 1-1 prima di spostarsi a Chicago per il terzo, e possibilmente quarto, atto.

Una partita dinamica e ricca di suspence, in linea con il trend di questa postseason senza esclusione di colpi. Griner la fa da padrona (29 punti, eguagliando il suo career-high, e 9 rimbalzi, con 12/19 dal campo) sin dalla palla a due: sono suoi infatti tutti i primi 10 punti di Phoenix, due dei quali segnati con una schiacciata su taglio back-door, una chicca di questa atleta che con la sua altezza di 2.03 m è tra le più prestanti della lega.
Le Sky inseguono e sorpassano, le Mercury rispondono e riconquistano la leadership: in questa gara due non si possono escludere colpi di scena.

A proposito dei momenti più caldi: a metà del secondo quarto, in seguito ad un recupero difensivo, Diana Taurasi lancia lungo per innescare il contropiede di Sophie Cunningham, la quale, ostacolata da Vandersloot, sbaglia la conclusione ma si precipita a prendere il proprio rimbalzo. Nel frattempo Kahleah Copper raggiunge l’area nel tentativo di catturare il pallone e le due atlete si ritrovano entrambe con una palla carambolante tra le mani, ma la giocatrice di Chicago commette un fallo ai limiti dell’antisportivo quando si aggrappa alle spalle della Cunningham in una contesa decisamente fisica, interrotta solo dal fischio arbitrale. Gli animi si scaldano e la tensione comincia a salire: la partita, infatti, si rivela estremamente intensa sul piano fisico.

Chicago nel quarto periodo riesce a scappare sul +9, ma poi spreca tutto permettendo a Phoenix di arrivare in vantaggio ad una manciata di secondi dalla fine dei tempi regolamentari. Una magia di Courtney Vandersloot a 4.4″ dalla sirena riporta le Sky in parità e lancia il match al supplementare.
Nonostante la marcatura pressante ed onnipresente di Quigley, che le ha impedito di contribuire alla solita maniera durante i primi 40’ minuti di gioco, Diana Taurasi (20 punti per lei, 8 dei quali nell’overtime) eccelle nei momenti di altissima pressione: con un gioco da quattro punti prima e una tripla poi, riporta Phoenix in testa alla gara e manda in delirio il pubblico di casa. La mentalità e l’atteggiamento delle Mercury nel finale di partita sono il fattore decisivo, con le Sky che invece si trovano in difficoltà e non riescono più ad imporsi come avevano fatto finora.

A suggellare il successo della squadra dell’Arizona ci pensa Skylar Diggins-Smith (13 punti, 7 rimbalzi e 12 assist per lei), che con una penetrazione in mezzo a tre maglie bianche fa scorrere i titoli di cosa del match. Le Mercury impattano quindi sull’1-1, con la serie che ora si sposta a Chicago.

Tabellini

  • Chicago Sky: DeShields 2, Copper 15, Parker 13, Brown, Evans 3, Quigley 19, Vandersloot 20, Hebard NE, Stevens 9, Dolson 5, Ndour-Fall NE. Rimbalzi: Copper 9, Parker 9, Stevens 9. Assist: Vandersloot 14.
  • Phoenix Mercury: Nurse NE, Vaughn 2, Walker NE, Taurasi 20, Diggins-Smith 13, Peddy 10, Cunningham 9, Smith NE, Hartley, Turner 8, Griner 29. Rimbalzi: Turner 9, Griner 9. Assist: Diggins-Smith 12.

Gara-3: Chicago pialla Phoenix e torna in testa

Dopo la battaglia vista nel secondo atto, gara-3 è una partita a senso unico che ha decisamente poco da raccontare. Una gara prevalentemente difensiva, uno sforzo di squadra per fare un altro passo verso il titolo, una prova corale che ha portato i risultati sperati: Chicago torna in vantaggio nella serie dopo aver piallato le Mercury 86-50.

La prima azione stabilisce già il tono di quella che diventerà una partita da dimenticare per la franchigia dell’Arizona, il cui tabellino alla sirena finale reciterà un pessimo 16/62 dal campo e 19 palle perse.
Stasera, onestamente, nulla ha funzionato. Dentro, fuori, ci hanno impedito di fare tutto quello che aveva programmato. Penso che questa sia stata effettivamente la chiave della partita”, afferma Taurasi nell’intervista post partita.

Percentuali di tiro molto basse, mancanza di concretezza sia in attacco che in difesa: tante cose sono mancate a Phoenix questa sera, mentre le Sky hanno saputo giocare di squadra e il loro atletismo e la tenacia difensiva hanno permesso loro di portare a casa questa gara-3 da padrone indiscusse del parquet.

“Phoenix avrà un comeback deciso, so che lo avranno, sono una squadra orgogliosa. Hanno tre trofei e so che verranno avanti per colpire. Ma noi saremo pronti a rispondere”, sentenzia il coach di Chicago James Wade.

L’appuntamento ora è per gara-4, domenica 17 ottobre alle 21:00 italiane, sempre alla Windtrust Arena di Chicago.

Tabellini

  • Chicago Sky: DeShields 11, Copper 22, Parker 13, Brown 5, Evans 9, Quigley 9, Vandersloot 4, Hebard 4, Stevens 6, Dolson 2, Ndour-Fall 1. Rimbalzi: Stevens 6, DeShields 5, Dolson 5. Assist: Vandersloot 10.
  • Phoenix Mercury: Nurse NE, Vaughn 2, Walker 4, Taurasi 5, Diggins-Smith 7, Peddy 1, Cunningham 3, Smith 7, Hartley 5, Turner, Griner 16. Rimbalzi: Turner 7, Smith 7. Assist: Diggins-Smith 3.



Articolo a cura di Elena Orvieto

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