Rudy Gobert la scorsa notte è stato protagonista, insieme a Myles Turner, di un episodio decisamente evitabile, anche perché più che uno scontro tra centri NBA sopra i 2,10 metri di altezza e i 110 kg è sembrata una lite tra bambini di terza elementare. Nel faccia a faccia tra i due infatti non è partito alcun colpo, con Gobert e Turner che si sono limitati a trattenersi a vicenda.
Il francese ha commentato l’episodio facendo la parte del duro.
“Alcuni giocatori devono smetterla di far finta di voler combattere. Sanno che in un paio di secondi intervengono 20 responsabili della sicurezza. E’ un qualcosa che piace a livello televisivo, ma tutti sanno che non si arriva a combattere. I ragazzi che non appartengono a quella categoria di giocatori devono smetterla di fare i duri.
Permettono ad alcuni di fare queste cazzate. Se non mi sento minacciato, non tiro mai un pugno. Se vengo sospeso danneggerò la mia squadra, quindi non combatterò sul campo da basket. Ma se qualcuno vuole combattere, sono molto facile da trovare. Se qualcuno ha un problema invece, ci sono Instagram, Twitter, Whatsapp. Facile”
Dal canto suo invece Turner si è limitato a dire che il suo gesto è stato solo una reazione in difesa del torto subito, affermando di esser convinto di non aver fatto nulla di male.