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Anthony Davis difende LeBron James: “Tutti sanno che non è un giocatore sporco”

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L’highlight della notte è stata sicuramente la “rissa” andata in scena durante il match tra i Detroit Pistons e i Los Angeles Lakers. Il tutto nasce a 9’18” dalla conclusione del terzo periodo durante una lotta a rimbalzo tra LeBron James e Isaiah Stewart sul secondo libero di Jerami Grant: i due si agganciano e si spintonano un po’, con il #23 dei gialloviola che per liberarsi del suo avversario finisce per dargli una manata decisa sullo zigomo destro, con Stewart che qualche istante dopo inizierà a sanguinare.
Nonostante James si avvicini da subito al giocatore dei Pistons per scusarsi, il classe 2001 cerca lo scontro faccia a faccia. Intervengono arbitri, compagni di squadra e membri del coaching staff, con Stewart che a fatica viene contenuto: dopo un istante in cui la situazione sembrava essersi calmata, il #28 della squadra di casa si libera dalla presa di alcuni assistant coach e cerca nuovamente di arrivare a James, venendo però fermato istantaneamente da coach Casey e altri assistenti. Proprio quando sembrava esser tutto finito, con Cunningham che aiuta il proprio staff ad accompagnare Stewart in panchina, quest’ultimo si dimena ancora una volta e tenta per la terza volta di raggiungere LeBron. Anche stavolta per fortuna non si arriva ad alcuno scontro fisico, con il nativo di Rochester che, dopo aver seminato quattro membri del proprio coaching staff viene fermato da Cunningham e da un arbitro.

La faccenda sul parquet finisce così, con Stewart che viene scortato fuori dal campo da diversi membri dei Pistons. Va comunque detto che il giocatore, ormai vicino agli spogliatoi, riesce ancora una volta a liberarsi e a correre all’interno della struttura rincorso da assistenti allenatori e da compagni di squadra. Non è chiaro dove fosse diretto e cosa sia successo in quel frangente.

Dall’altro lato intanto un James decisamente poco preoccupato è stato difeso da DeAndre Jordan e Russell Westbrook, con i due che si sono interposti tra Stewart e il suo obiettivo e che erano pronti ad “entrare in azione” nel caso fosse stato necessario (comico il fotogramma di Westbrook diffusosi sui social che ritrae l’ex Wizards in posa da pugile pronto a colpire).

I provvedimenti presi dagli uomini in grigio parlano di espulsione per Stewart e James, mentre a Westbrook è stato rifilato un tecnico.

Nel post partita Anthony Davis ha parlato dell’accaduto, difendendo il proprio compagno di squadra.

“Tutti nella lega sanno che LeBron non è un giocatore sporco. Infatti quando si è reso conto di averlo colpito, appena lo ha fatto si è girato verso di lui come a dire ‘Oh, scusami. Non intendevo farlo’. Non so Stewart cosa stesse cercando di fare, ma so che nessuno della nostra squadra ha cercato di rispondere. Abbiamo solo protetto un nostro fratello. In 10 anni non ho mai visto una scena del genere. Non era necessaria”

Dalle immagini si nota che James cerca di liberarsi con un gesto piuttosto violento, ma i filmati mostrano anche – come evidenziato nel racconto della vicenda – che il nativo di Akron si è subito girato verso il proprio avversario per scusarsi per quanto successo. La reazione di Stewart appare quindi abbastanza esagerata, visto che nessuno lo aveva provocato o colpito apposta.



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