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Il nuovo “Re” di Cleveland?

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Se Cade Cunningham e Jalen Green stanno faticando più del dovuto, lo stesso non si può dire per il giocatore che è stato scelto subito dopo. A Cleveland, ma non solo, stanno infatti scoprendo le qualità di Evan Mobley, terza scelta assoluta del Draft 2021.

Dopo una preseason non sfavillante, l’ex stella di Southern California ha cominciato la stagione regolare con il piglio giusto. Seppur stia viaggiando a oltre 14 punti e 8 rimbalzi di media, è l’eccezionale impatto difensivo ad attirare le attenzioni degli addetti ai lavori. La sua capacità di difendere anche lontano da canestro è la spiegazione alla base dell’inusuale “quintettone” schierato da Cleveland, ovvero quella “front line” composta da Mobley, Jarrett Allen e Lauri Markkanen. Per non parlare degli istinti come passatore, utilizzati spesso da coach J.B. Bikerstaff per facilitare la circolazione di palla in un attacco non sempre fluido, vista la presenza di alcuni compagni poco propensi a condividere la palla. Non che non sappia segnare: appena i Cavs hanno dovuto fare a meno di Markkanen e Collin Sexton, Mobley ha alzato il proprio livello, andando a prendersi le conclusioni che, normalmente, spettavano ai due. Il risultato? Quasi 17 punti di media da quel momento, e le prestazioni scintillanti offerte contro Boston (19 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate), New York (26 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), Lakers (23 punti) e Miami (19 punti, 11 rimbalzi, 4 stoppate).

Anche Ja Morant ha avuto delle difficoltà nel segnare contro le lunghe leve di Evan

Un giocatore completo, che ha trovato con Ricky Rubio una familiarità davvero invidiabile. Le soluzioni di pick-and-roll tra i due regalano sempre belle sorprese alla franchigia dell’Ohio, con il classe 2021 in grado di concludere senza problemi con il morbido tiro in sospensione, “rollare” con decisione verso il canestro, oppure fungere da regista occulto liberando i tiratori sul perimetro. Insomma, nella partenza sorprendente dei Cavs c’è molto di questo splendido talento californiano.

Se i complimenti dei compagni di squadra possono sembrare di circostanza (Kevin Love su tutti: ”Evan sarà nominato molte volte nei quintetti All-Defense”) , quelli degli avversari hanno decisamente più valore. Monty Williams ha rinfrescato il paragone con il giovane Anthony Davis (allenato dall’attuale allenatore dei Suns proprio agli albori della carriera di “The Brow”), e anche LeBron James ha speso parole importanti: “A Cleveland hanno uno buono. Mobley sarà davvero un gran bel giocatore in questa lega. E pensare che solo due anni fa giocava contro mio figlio…”.

Ricky Rubio con Evan, suo bersaglio preferito in questo inizio di campionato

Un fastidio al gomito lo ha tenuto lontano dal parquet alcune partite (nonché costretto a un sospetto 0/11 nell’ultima partita disputata prima dello stop), e non casualmente Cleveland ha perso tutti quegli incontri. Anche per questo non è una sorpresa che Evan sia stato premiato come “Rookie del Mese” per la Eastern Conference.

Sulle rive del Lago Erie sono sicuri di aver a disposizione un giocatore “vero”. E lo sono ancora di più dopo l’investitura da parte di LeBron, tuttora, e malgrado tutto, il “Re” di Cleveland.

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