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Kevin Durant: “Non forzerò Kyrie Irving a vaccinarsi”

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I tifosi di tutta la NBA, dopo aver assistito al rientro di Kyrie Irving nella notte tra il 5 e il 6 gennaio (con i Nets che hanno battuto, anche grazie al suo aiuto, gli Indiana Pacers), per rivederlo di nuovo in campo dovranno aspettare qualche giorno. Ricordiamo infatti che il prodotto di Duke non può giocare le partite casalinghe in quanto non vaccinato, e quindi deve aspettare che il calendario offra match lontano dalle mura amiche (la prossima domani notte, alle 04:00 italiane, contro i Blazers).

Dopo la sconfitta rimediata al Barclays Center contro i Milwaukee Bucks, a Kevin Durant è stato chiesto se, vista l’importanza di Irving per la franchigia, avrebbe provato a convincerlo a vaccinarsi.

“Gli ho detto quanto importante lui sia e quanto vorrei vederlo giocare ogni partita, ma non forzerò qualcuno a farsi un vaccino. Non è una cosa che spetta a me. In quel modo può giocare a basket? Si, ma non ho intenzione di forzarlo.
Abbiamo parlato del fatto che vogliamo che sia parte della squadra e che possa essere con noi full-time, ma dipende da lui. Qualsiasi decisione vorrà prendere, la prenderà. Noi dobbiamo essere professionali indipendentemente dalla situazione, e fare il nostro lavoro. Tutti noi, dalla proprietà al responsabile delle attrezzature. Quando sarà pronto, sarà pronto”

KD sceglie quindi la via diplomatica, affermando che sebbene voglia vedere Irving in squadra a tempo pieno (così come i tifosi), non cercherà di convincerlo o di forzarlo a farsi il vaccino contro il covid. Durant sottolinea anche che non è un qualcosa che spetterebbe a lui e che Kyrie dovrà prendere da solo le proprie decisioni. La chiusura lascia comunque intendere che in futuro il nativo di Melbourne potrebbe sottoporsi a vaccinazione, quindi rimane ancora qualche speranza di vederlo costantemente in campo ai playoff.

Un discorso, quello fatto dall’ex Warriors, che appare sensato, anche perché sicuramente in occasioni precedenti avrà avuto modo di parlare con Irving dell’importanza del vaccino. Bisogna inoltre ricordare che non sono chiarissime le motivazioni della presa di posizione dell’ex Celtics: inizialmente si era parlato di complottismo, ed in particolare di teorie che vedevano nel vaccino un qualcosa di pericoloso per le persone di colore, poi Kyrie con un intervento diretto aveva spiegato che stava “dalla parte delle persone che credono in ciò che è giusto”, sostenendo quindi la libertà di scelta in merito alla vaccinazione (senza però spendere parole positive per il vaccino).

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