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Buona la prima per la coppia Harden-Embiid, Timberwolves piallati

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Nella notte è andato in scena il tanto atteso debutto di James Harden con la maglia dei Philadelphia 76ers (anche se forse c’è ancora più attesa per quello di Ben Simmons con i Nets) e lo show messo in campo dal prodotto di Arizona State, in coppia con Joel Embiid, non ha affatto deluso le aspettative.

Sulla scia delle giocate dei propri n°1 e n°21 Philadelphia ha letteralmente piallato i Minnesota Timberwolves, imponendosi per 133-102 in un match che sostanzialmente si è chiuso con un quarto d’anticipo.
A livello statistico la prima di Harden conta 27 punti, 8 rimbalzi e 12 assist con un ottimo 7/12 al tiro (5/7 dall’arco) e un 8/9 dalla lunetta. Performance arrivata senza forzare la mano e cercando di costruire da subito un buon gioco di squadra, costituendo da subito un coppia devastante con Embiid, quest’ultimo autore di 34 punti, 10 rimbalzi e 3 assist tirando 10/18 dal campo e 11/13 dalla lunetta.

Tuttavia, al di là delle statistiche è proprio l’intesa tra l’ex Nets e il centro camerunense che ha colpito. I due si sono letteralmente messi a disposizione l’uno dell’altro, preferendo il passaggio ad un conclusione forzata in chiave egoistica. Interessante è soprattutto il modo in cui si è evoluto il gioco dei due: da un lato Harden ha subito sperimentato dei giochi da iniziare senza palla e in maniera dinamica, muovendosi così più off the ball e risparmiando qualche energia (iniziare tutte le azioni palla in mano e provare ogni volta a battere l’uomo dal palleggio non è una passeggiata di salute); dall’altro Embiid ha giocato molti pick-and-roll e pick-and-pop, sfruttando la gravity creata dal compagno di squadra per ricevere più profondo (evitando così di dover crearsi da solo il tiro spalle a canestro) e per realizzare dei tiri piazzati con più spazio a disposizione.

Da evidenziare infine è la condizione fisica di Harden, che atleticamente parlando è apparso in ottime condizioni. Certo, i Timberwolves non hanno una difesa elitaria (17° per Defensive Rating) e ci sono state alcune distrazioni abbastanza gravi nei confronti del nativo di Los Angeles, ma ciò non toglie la freschezza dimostrata dal mancino sul primo passo e nella gestione del pallone.

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