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WNBA, Brittney Griner arrestata a Mosca: rischia fino a 10 anni di carcere

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Come se il livello di tensione tra Stati Uniti e Russia non fosse già abbastanza elevato, ecco che nelle ultime ore è uscita la notizia riguardante l’arresto di Brittney Griner, star della WNBA, presso l’aeroporto di Mosca-Šeremet’evo.


Il fatto

Bisogna evidenziare subito che sull’accaduto ci sono poche informazioni. Innanzitutto il fatto risalirebbe allo scorso sabato, con la polizia aeroportuale che ha fermato la giocatrice delle Phoenix Mercury per quello che è stato definito “sospetto traffico di droga”, in quanto le cartucce del vaporizzatore che portava con sé contenevano olio di hashish, prodotto derivato dalla pianta della cannabis. La 31enne nativa di Houston si trova quindi agli arresti in attesa dello svolgimento delle indagini, con il reato di cui è accusata che può portare fino a 10 anni di carcere in caso di condanna.

Poco prima dell’arresto della Griner il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva diffuso un avvertimento ai cittadini statunitensi residenti in Russia, invitandoli a lasciare il Paese il prima possibile. Nel comunicato veniva citato il pericolo di ritorsioni da parte delle forze di sicurezza russe e la limitata capacità dell’ambasciata a stelle e strisce di fornire gli aiuti necessari in caso di problemi di questo tipo.


Perché si trovava in Russia?

Questa è una domanda che sicuramente si saranno fatti i meno avvezzi al basket WNBA. Le giocatrici della massima lega femminile americana, dato che il campionato oltreoceano si gioca tra maggio e settembre, in autunno volano altrove per prendere parte ad altri campionati (una questione che nasce quasi unicamente da un discorso salariale, con le giocatrici che devono arrotondare lo stipendio preso nel campionato americano, e in Europa i guadagni sono molto più alti). In primavera, verso metà aprile, tornano poi negli States per preparare il campionato americano.

Tra le mete più gettonate ci sono vari stati europei, tra cui anche l’Italia, e la Russia. Inutile dire che nei giorni scorsi le atlete della WNBA impegnate con squadre russe hanno cercato di abbandonare il Paese nel più breve tempo possibile per evitare qualsiasi tipo di problema.

Nel caso particolare, Grinder dal 2014 gioca con l’UMMC Ekaterinburg, squadra russa che prende parte anche all’Eurolega.


La giocatrice

Per chi non la conoscesse, Brittney Grinder è attualmente una delle giocatrici più forti, e non solo nella WNBA.

Dopo aver vinto il campionato collegiale e il premio di Most Outstanding Player delle Final Four nel 2012, l’anno successivo è stata selezionata al Draft con la prima scelta assoluta dalla Phoenix Mercury. Con la franchigia dell’Arizona, di cui fa tuttora parte, ha vinto il titolo WNBA nel 2014 e ha ricevuto vari riconoscimenti: 7 volte All-Star, 2 volte miglior realizzatrice, 8 volte miglior stoppatrice, 2 premi di Peak Performer, 2 premi di Defensive Player of the Year, 6 nomination nei quintetti All-WNBA (tre nel primo, tre nel secondo), 7 nomination nei quintetti WNBA All-Defensive (tre nel primo, quattro nel secondo) e l’elezione nel WNBA 25th Anniversary Team (inserita quindi tra le migliori 25 migliori giocatrici nella storia della WNBA).

In Europa, con la maglia di Ekaterinburg, ha portato a casa tre campionati russi, una coppa nazionale russa e ben quattro campionati europei (Eurolega).

Infine, con la nazionale statunitense ha vinto due ori olimpici e due ori mondiali.

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