Il rientro di Ben Simmons a Philadelphia non sembra procedere per il verso giusto.
L’australiano, dopo diversi contatti tra i 76ers e il suo agente, aveva accettato di fare rapporto alla franchigia dopo quasi due mesi di totale silenzio (nell’ultimo contatto, ad agosto, aveva chiesto di essere scambiato). Dopo aver saltato tutto il training camp e la preseason, Simmons negli ultimi due giorni ha partecipato a qualche spezzone di allenamento, solo che l’atteggiamento è stato quello di un giocatore che tutto vuole meno che far parte della squadra.
Mancanza di voglia che ieri ha toccato punte piuttosto elevate quando hanno cominciato a girare sui social foto e video del prodotto di LSU che si allenava con il cellulare in tasca. La musica non è di certo cambiata nella giornata odierna, con Doc Rivers che si è trovato addirittura a cacciare il classe 1996 dall’allenamento dopo che, oltre a svolgere gli esercizi senza impegno, aveva rifiutato più volte di partecipare ad un’esercitazione difensiva: in particolare, Rivers al secondo rifiuto gli avrebbe detto che a quel punto sarebbe potuto andare a casa, così il buon Ben ha lasciato a terra la palla e se n’è andato.
Subito dopo il fatto è arrivato anche il provvedimento da parte dei 76ers, che hanno sospeso il giocatore per una partita (cosa che comunque poco importerà a Simmons, visto che non vuole più scendere in campo con la maglia di Philadelphia). Il nativo di Melbourne salterà così sicuramente l’opening night.
Non sono arrivate dichiarazioni né da parte di coach Rivers né da parte di Simmons, mentre Embiid nel post allenamento ha affermato di non aver ancora parlato con il proprio compagno di squadra e che lui non è là per fare la babysitter.
A questo punto anche le ultime speranze dei 76ers (ed in particolare di Doc Rivers e Joel Embiid) di riportare Simmons in squadra sembrano svanire.