Come riportato da vari insider, nella giornata di ieri sono saltate ben due panchine: coach Stan Van Gundy ha infatti detto addio ai Pelicans, mentre Scott Brooks lascia vacante il posto di leader della panchina dei Wizards. New Orleans e Washington diventano così la quinta e la sesta franchigia in cerca di un nuovo head coach.
In merito alla sorte di Van Gundy non si può di certo essere sorpresi: ha gestito malamente un roster che doveva quantomeno arrivare al play-in, senza tra l’altro condurre la squadra anche ad un solo piccolo passo in avanti rispetto alla scorsa stagione. Gestione dei quintetti più che rivedibile, utilizzo di rotazioni corte, nessun miglioramento in difesa, ovvero quel punto debole che il 61enne californiano avrebbe dovuto provare a sanare, e nessun valido risultato… Insomma, un fallimento su tutta la linea che poteva condurre solo al licenziamento.
Riguardo i possibili sostituti si parla già di una ricerca che coinvolgerà alcuni dei candidati alla panchina valutati lo scorso anno (Jacque Vaughn e Ime Udoka, assistenti allenatori ai Nets; Charles Lee, assistente allenatore ai Bucks; Jason Kidd, assistente allenatore ai Lakers), ma in prima linea ci sarebbero Teresa Weatherspoon e Fred Vinson, assistant coaches proprio dei Pelicans (Vinson in particolare è parte della franchigia dal 2010, servendo sotto Monty Williams, Alvin Gentry e Stan Van Gundy).
Riguardo gli eventi capitolini invece, la situazione è piuttosto differente. Sebbene infatti Scott Brooks abbia dimostrato di faticare non poco nella gestione delle rotazioni, va evidenziato che è riuscito a portare al play-in (diciamo pure alla soglia dei playoff) una squadra che durante la stagione è stata martoriata da infortuni e covid e che a febbraio/marzo era vista come una delle squadre peggiori della lega. Nonostante ciò, Brooks e la franchigia non sono riusciti a trovare un nuovo accordo e così le strade si separano dopo una collaborazione durata cinque anni.