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Viaggio nella vita di un NBA assistant coach: “Ogni giorno per me è sempre mercoledì”

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Il programma di un tipico game-day

Proprio come i giocatori, ad ogni assistente allenatore viene assegnato un programma per il giorno che elenca le informazioni sul volo della squadra, le informazioni sull’albergo, gli orari degli allenamenti, degli autobus e delle riunioni, e altro ancora. Ogni assistente ha condiviso il programma del game-day con HoopsHype, dando uno sguardo alla loro vita, ed erano tutti molto simili (con piccole variazioni qua e là). È importante notare che ogni squadra divide gli incarichi di gioco tra gli assistenti allenatori. Un assistente ha esaminato il suo elenco di incarichi ed è stato responsabile di 12 squadre della NBA.

Quando un assistente è lo scout assegnato per una partita, quel giorno è ancora più impegnato. L’assistente deve mettere insieme un rapporto che analizzi le ultime cinque partite dell’avversario, e ad alcuni allenatori piace incontrarsi faccia a faccia con questo assistente per approfondire oltre le “tendenze” dell’avversario. Ogni allenatore ha accesso al video utilizzando un servizio chiamato Second Spectrum, che consente di rivedere i filmati di qualsiasi possesso avvenuto in una partita risalente anche ad anni fa.

La preparazione del pre-partita inizia prima della giornata del game-day“, ha condiviso Vanterpool. “Che si tratti di un back-to-back o di un giorno o due tra una partita e l’altra, c’è sempre una preparazione prima del game-day. Quello che stai facendo dipende dai tuoi incarichi. Per quanto mi riguarda personalmente, ogni singola partita devo fare un po’ di game-planning, guardare gli accoppiamenti difensivi e assicurarmi di aver visto le ultime partite giocate dal nostro prossimo avversario, che mi venga assegnato il ruolo di scout o meno. Il tutto inizia la sera prima o due notti prima, a seconda di com’è strutturato il nostro programma. Diciamo che abbiamo una partita in casa. Nel giorno effettivo della partita cerco sempre di svegliarmi molto presto, allenarmi un po’ e poi andare nella nostra struttura di allenamento per la riunione degli allenatori delle 8:30. Questo per esaminare le diverse cose da sapere su quella specifica partita, dalle nostre marcature a ciò che vogliamo fare offensivamente e difensivamente, dai match-up alle rotazioni… Discutiamo di tutto ciò che l’allenatore vuole definire. Potrebbe avere alcune domande e avere bisogno di dati o informazioni o input. La riunione degli allenatori di solito dura dai 30 ai 45 minuti e solitamente i giocatori entrano nella struttura quando stiamo concludendo. Dopo aver finito, provo a fare una colazione veloce. Entro 15 minuti dalla fine della riunione, c’è quasi sempre almeno un giocatore che è in campo e devi essere là con lui pronto ad aiutarlo in qualsiasi cosa possa aver bisogno. A volte tirano, a volte si allenano fisicamente. Devi aiutare il giocatore con qualsiasi cosa voglia prima di iniziare il nostro shootaround pre-partita alle 10 del mattino“.

Vanterpool spiega in seguito che l’intera squadra guarda un filmato (chiamato “pregame edit”) in una sala presso la struttura di allenamento. Questo prende in considerazione e analizza il modo di giocare che piace all’avversario e qualsiasi altra cosa i giocatori devono sapere sull’altra squadra. Da lì, tutti vanno in campo. Gli allenatori simulano il modo di giocare della squadra avversaria e preparano il piano di gioco per quella sera. La sessione di tiro dura tra i 45 e i 75 minuti, poi ogni giocatore ha la propria routine pre-partita e gli allenatori offrono ancora una volta assistenza. Presso la struttura, il team offre a tutti colazione, pranzo e snack durante il giorno. Dopo aver aiutato i giocatori, Vanterpool torna a casa tra le 13:00 e le 14:00. I Blazers hanno un accordo con Jamba Juice, quindi di solito nel suo viaggio verso casa si ferma per prendere un frullato di proteine. Una volta a casa, sceglie il suo completo per la partita. Gli allenatori devono indossare un completo durante la partita, ma nel palazzetto prima e dopo il match indossano qualsiasi tipo di cosa a loro piacimento.

Una volta arrivato al palazzetto, aiuto i giocatori con il loro riscaldamento pre-partita. Con la nostra squadra, i nostri giocatori trascorreranno ciascuno venti minuti in campo. I giovani arrivano presto e fanno un allenamento completo. Mi occupo principalmente di Damian Lillard, CJ McCollum ed Evan Turner. Ognuno di essi ha il proprio spazio da venti minuti all’interno del nostro programma. L’idea è quella di concentrarsi su tutto ciò di cui hanno bisogno per riscaldarsi per la partita. Si tratta di metterli a proprio agio e renderli pronti a giocare. Tra un allenamento e l’altro hai la possibilità di conversare con diverse persone – forse conosci allenatori e giocatori della squadra avversaria con cui scambi dei convenevoli. Oltre ad aiutare ogni giocatore con il suo riscaldamento, cerchi di aiutare il capo allenatore. A volte si tratta di aiutarlo con determinate decisioni sui giocatori, sulla rotazione, sugli accoppiamenti o altre cose del genere. Aiuti tutti nella preparazione fino al momento della partita“.

Se arrivi a una partita NBA in anticipo, vedrai gli assistenti che eseguono degli esercizi o guardano dei filmati con i giocatori a loro assegnati a bordo campo.

HoopsHype ha partecipato ad alcune di queste sessioni di filmati pre-partita tra assistenti e giocatori. Prima della sessione, l’assistente mette insieme varie clip della precedente partita giocata dalla squadra e riceve appunti dal capo allenatore. L’assistente e il giocatore in seguito analizzano le varie giocate, sia positive che negative.

Giocatore e assistant coach al lavoro

In una sessione, hanno iniziato con delle clip in cui il giocatore ha commesso un errore e l’allenatore ha sottolineato cosa potrebbe essere meglio. Quindi, i due hanno esaminato le giocate in cui il giocatore ha svolto un buon lavoro, ma potrebbe esserci stata un’opzione migliore. Il giocatore e l’allenatore sono in genere sullo stesso piano: a volte è il giocatore stesso a segnalare degli errori prima ancora che l’allenatore possa evidenziarli. Infine, esaminano le partite in cui il giocatore ha svolto un fantastico lavoro, con l’assistente che condivide anche le note positive del capo allenatore. È chiaro che durante queste sessioni, l’allenatore non vuole sovraccaricare il giocatore di critiche. Dopotutto, giocherà un’altra partita entro poche ore. Gli allenatori fanno quindi uno sforzo per evidenziare gli aspetti positivi e offrire incoraggiamento.

I giocatori lavorano con lo stesso assistente allenatore in ogni partita per sviluppare una certa chimica. Alcune coppie di giocatore-assistente sono stati insieme per anni. Questo è un altro motivo per cui alcuni giocatori si permettono di finire le frasi del proprio allenatore durante le sessioni di filmato. Ogni routine pre-partita è esattamente la stessa, con entrambe le persone che lavorano in sincronia. Un assistente ha descritto tutto ciò come “una bella danza”.

Cosa succede durante la partita vera e propria? L’allenatore chiede sempre al suo staff: “Cosa vedi?” Gli assistenti offrono input ed ognuno prova ad identificare quali aggiustamenti possano essere fatti a metà partita. L’assistente che ha avuto il compito di analizzare l’avversario ripensa a tutti i filmati studiati e dà qualsiasi informazione possa aiutare la squadra. Gli allenatori cercano di mantenere i giocatori uniti e concentrati, sottolineando anche i match-up da cui possono trarre vantaggio e le aree in cui possono migliorare. Ora che la panchina ha a disposizione una ripresa in diretta della partita, un assistente può evidenziare una specifica giocata, caricare quella clip su un iPad e poi analizzarla con il giocatore durante il timeout successivo (o ogni volta che il giocatore esce dal campo).

Dopo la partita, gli assistenti a volte lasciano l’arena alle 2 o alle 3 del mattino.

In genere, l’orario in cui rientro a casa dipende da una serie di cose“, ha affermato Vanterpool. “Dopo la partita, devo preparare delle considerazioni post-partita. Se so che faremo allenamento o ci incontreremo il giorno successivo per esaminare tali considerazioni, potrei rimanere al palazzetto dopo la partita per riguardare almeno la prima metà del match prima di tornare a casa. Oppure riguardo l’intera partita al palazzetto, più tardi la notte stessa o molto presto la mattina successiva. Devo guardare la partita completa e preparare la mia analisi prima che ci incontriamo con i nostri allenatori la mattina successiva, di solito alle 9 mattino. Quando e dove guardo i filmati dipende dal mio programma. Ci sono momenti in cui non esco dal palazzetto fino alle 2 o alle 3 del mattino perché voglio finire di guardare la partita. Altre volte vado a casa, guardo la prima metà, mi addormento e poi mi sveglio molto presto la mattina successiva per finire la seconda metà e assicurarmi che la mia analisi sia pronta in tempo per la riunione degli allenatori. Si tratta di assicurarsi di essere preparati per il giorno successivo. Non è diverso da un insegnante che si assicura di aver preparato la lezione del giorno successivo per la sua classe“.

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