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Paul George e Jayson Tatum nominati Players of the Week

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I titoli di Players of the Week delle due conference, per quanto riguarda la sedicesima settimana di regular season, sono stati assegnati a Paul George e Jayson Tatum. Se per il giocatore dei Clippers si tratta della primissima nomination, il prodotto di Duke si ritrova invece premiato per la seconda volta (la prima è stata per la terza settimana).

George sta giocando una stagione fantastica, cancellando tutte le critiche erano arrivate durante lo scorso anno. Anche se ovviamente bisognerà vedere ai playoff, terreno in cui ha avuto più problemi nel 2020, quale sarà il suo rendimento. Intanto si gode i suoi career-high in assist (5.4), percentuale dal campo (47.7%) e percentuale dall’arco (43.8%), contornati da 23.0 punti e 3.2 assist di media. Nell’arco dell’ultima settimana i Clippers hanno fatto bottino pieno, portando a casa un successo in ognuna delle quattro uscite previste dal calendario (vs Lakers, Blazers, Suns e Rockets), e a guidarli c’era soprattutto il nativo di Palmdale: 28.3 punti, 5.7 rimbalzi, 3.7 assist e 1.7 rubate ad allacciata di scarpe con il 56.8% dal campo e un irreale 68.2% dall’arco, queste le sue cifre.

Spostandoci nella Eastern Conference invece, sotto i riflettori finisce il buon Tatum. Il classe 1998 selezionato con la 3° scelta assoluta al Draft del 2017 sta registrando i suoi career-high in punti (25.7), rimbalzi (7.1) e assist (4.2), ma i Celtics stanno vivendo un momento veramente duro: i biancoverdi ad oggi occupano la 7° posizione ad Est, ma nell’ultima parte di stagione potrebbero sia prendere che perdere un paio di posizioni, rischiando così di rimanere pure fuori dai playoff. Negli ultimi sette giorni Boston ha comunque portato a casa tre incontri su quattro (W vs W Knicks, Timberwolves e Nuggets; L vs 76ers), con Tatum grande protagonista: 31.5 punti, 8.5 rimbalzi e 3.8 assist a match, con il 48.8% dal campo e il 38.9% dall’arco. Cifre decisamente eccellenti, che risentono soprattutto della super prestazione messa in campo contro Minnesota: 53 punti (career-high) e 10 rimbalzi, qualcosa che in Massachusetts non vedevano dai tempi di Larry Bird.


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